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Udienza Ruby, la Boccassini s'infuria con i legali di Silvio: boicottate il processo

Non si presenta la Canalis, testimonia la D'Urso: una volta sola ad Arcore 10 anni fa

Eliana Giusto
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  Scontro tra accusa e difesa nell'aula del processo Ruby che vede imputato Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile. La "scintilla" è stata data dal pm Ilda Boccassini che, sulla citazione dei testi operata dai legali dell'ex premier, ha chiesto "maggiore lealtà e trasparenza". A determinare la protesta della Boccassini secondo cui il processo sta vivendo "momenti di stallo", sono stati due episodi. Il primo relativo a Elisabetta Canalis chiamata oggi dai legali a testimoniare. Il pm ha depositato una relazione di servizio della questura nella quale veniva scritto che la show-girl, dopo aver appreso dai giornali che sarebbe stata convocata, si era rivolta in questura perché non aveva ricevuto nessuna citazione. Su altri tre testimoni, poi, Boccassini ha lamentato di avere ricevuto solo ieri i verbali redatti dalla difesa e di non aver potuto così preparare l'interrogatorio. "Come pensava la difesa - ha osservato il pm - di poter citare in una settimana un attore come George Clooney o un personaggio come Elisabetta Canalis? Doveva farlo per tempo. Se si citano i testi in questo modo poi è evidente che il processo vive momenti di stallo. Per questo chiedo più ordine". La replica - Immediata la replica dei difensori di Berlusconi. "Non vi è alcun obbligo giuridico di deposito della documentazione difensiva" dopo le indagini, ha sottolineato l'avvocato Niccolò Ghedini. "Questo processo - ha aggiunto - fissa un'udienza a settimana con una scadenza che è uguale a un processo con detenuti. Non vi è alcuna volontà da parte di questa difesa di post-porre le testimonianze". E il legale ha rivendicato una difesa pronta a offrire "la massima lealtà, la massima trasparenza e la massima tranquillità".    La testimonianza della D'Urso - "Sono stata ad Arcore una volta, credo una decina di anni fa, in occasione di un pranzo". Nell'aula ha testimoniato per pochi minuti Barbara D'Urso. La conduttrice, citata dalla difesa dell'ex premier, ha parlato dell'unica volta in cui è stata presente a Villa San Martino, smentendo quanto aveva dichiarato in passato Ruby che ai magistrati aveva parlato di una cena, ad Arcore, che vedeva tra i commensali George Clooney, Elisabetta Canalis e la stessa Barbara D'Urso.  La testimanianza di Zangrillo - Nessuna scena di sesso nelle feste organizzate da Berlusconi ad Arcore, nessuna minorenne presente. Solo "musica, luci, frastuono e concitazione". E' la testimonianza di Alberto Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi, che si è detto, tuttavia, "preoccupato" per l'eccessiva concitazione che avrebbe potuto danneggiare il suo paziente. Zangrillo ha spiegato che è suo compito visitare il "suo paziente", con scadenze settimanali regolari. Ad Arcore, "ho partecipato a pranzi e cene inerenti la mia professione", ha aggiunto. Il medico ha anche partecipato ad alcune cene organizzate dall'ex capo del governo. "In due o tre occasioni - ha raccontato Zangrillo - sono sceso nei locali sottostanti per raggiungerlo, sempre accompagnato da personale di servizio. In mia presenza non c'è stato un momento di natura sessuale... Nulla che mi abbia colpito".  

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