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Il Cnel costa 20 milioni l'annoma in 60 anni ha fatto 14 disegni di legge

Nicoletta Orlandi Posti
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"L'abolizione del Cnel è solo l'antipasto della semplificazione che arriverà per la Pubblica Amministrazione nelle prossimesettimane", assicura Matteo Renzi. "Vorrei sapere", chiede provocatoriamente, "se c'è oggi in Italia qualcuno che pensa che questa istituzione ha risposto all'obiettivo avuto dai costituenti?". La risposta sta nelle cifre: il Cnel costa ai contribuenti italiani qualcosa come 20 milioni l'anno, ma in 60 anni ha prodotto soltanto 14 proposte di legge e nessuna è diventata legge. Palazzo Lubin, una reggia all'interno di Villa Borghese a Roma, è un meraviglioso cimitero degli elefanti, racconta Mario Ajello nel suo reportage per il Messaggero, dove, per fare solo un esempio, l'ex segretario della Uil, Raffaele Vanni siede dal 1958 e probabilmente starebbe ancora lì come tante altre pantere grige del sindacato, delle corporazioni, delle magistrature con tanto di gettoni di presenza e di prebende, se nel 2012 non ci fosse stato il taglio dei consiglieri da 121 a 64. Previsto dalla Costituzione e concretamente istituito a partire dal 1958 è un organo consultivo del Governo, delle Camere e delle Regioni con diritto all'iniziativa legislativa composto da 10 "esperti, qualificati esponenti della cultura economica, sociale e giuridica" di cui: 8 nominati direttamente dal Presidente della Repubblica, 2 nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. Poi ci sono 48 "rappresentanti delle categorie produttive di beni e servizi nei settori pubblico e privato", di cui: 22 rappresentanti dei lavoratori dipendenti, tra i quali 3 "rappresentano i dirigenti e i quadri pubblici e privati"; 9 rappresentanti dei lavoratori autonomi e delle professioni; 17 rappresentanti delle imprese; 6 rappresentanti delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni del volontariato. I membri del Consiglio restano in carica per cinque anni e possono essere riconfermati. A supporto dell'attività dell'organo è istituito un Segretariato generale da uffici che fanno capo al Segretario generale che attualmente è Franco Massi, magistrato della Corte dei Conti.  "Qui Renzi è una parola impronunciabile", confida un addetto alle pulizie di Villa Lubin a Mario Ajello. Lui insieme ai 91 impiegati (molti a soli 1.400 euro al mese che torneranno nei ministeri di provenienza da cui sono stati distaccati) sperano in un contentino. Non si dà pace, invece il presidente, ex ministro, Antonio Marzano che prende 215mila euro l'anno. Ma farà bene a farsene una ragione. In un annetto la legge costituzionale che abolisce il Cnel può diventare operativa.

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