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Palermo, Matteo Renzi nel quartiere Brancaccio: contestato da disoccupati e operai

Ignazio Stagno
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Ancora una contestazione per Matteo Renzi. Il premier arriva a Palermo e come a Taranto sabato scorso viene accolto da fischi e insulti. Un centinaio di manifestanti tra edili e docenti precari della scuola sta protestando a pochi metri dall'ingresso dell'Istituto don Pino Puglisi. La polizia ha transennato la zona, gli agenti sono in tenuta antisommossa. Gli edili urlano "lavoro, lavoro" e"buffone". Renzi si è soffermato pochi secondi a colloquio con Orlando e Crocetta, ha stretto la mano ad un paio di presenti ed è poi entrato all'interno della scuola. "Oggi si inaugura l'anno scolastico e Brancaccio è la Capitale d'Italia", è il saluto di Renzi, un passaggio accolto dagli applausi. La rabbia di operai e disoccupati - Ma fuori continua la protesta. I manifestanti espongono cartelli. A protestare, oltre a edili disoccupati che chiedono lavoro, gruppi di precari della scuola che sollecitano di essere stabilizzati, docenti vincitori di concorso ma rimasti senza cattedra e gli addetti del call center Accenture i cui posti sono a rischio.

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