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Bimbo morto in auto per il caldo: scagionato il papà

Matteo Legnani
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Un giorno di giugno dello scorso anno, Andrea Albanese parcheggiò l'auto vicino all'ufficio e andò a lavorare come ogni giorno. Otto ore dopo, all'uscita dal posto di lavoro, trovò il figlioletto Luca morto sul suo seggiolino fissato ai posti posteriori della vettura. A uccidere il piccolo era stato il caldo. Per tutta la giornata, Albanese non si ricordò di aver dimenticato il figlio in macchina, anzichè portarlo all'asilo come avrebbe dovuto fare. Oggi, secondo quanto scrive il quotidiano "La libertà" di Piacenza il giudice per le indagini preliminari Elena Stoppini ha disposto il proscioglimento per l'uomo, accogliendo i risultati delle perizie secondo le quali, quandò abbandonò il piccolo Luca, Albanese era in preda a una "amnesia dissociativa" non era capace d'intendere e di volere, quindi non può essere processato. E scrivendo così la parola fine alla vicenda giudiziaria scaturita dalla tragedia che commosse tutta l'Italia. 

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