La ballerina che denunciò la Scala sull'anoressia vince in Tribunale e verrà reintegrata
Mariafrancesca Garritano, ballerina di danza classica, nel febbraio del 2012, quando era étoile della Scala di Milano, rilasciò un'intervista al periodico britannico Observer, in cui denunciava i disturbi alimentari delle compagne. Questa dichiarazione le costò il posto di lavoro; ma ora, dopo due anni, dovrà essere reintegrata. La denuncia e il licenziamento - La Garritano nel 2012 venne licenziata in tronco per aver detto pubblicamente che alla Scala c'era un problema costante di anoressia tra le ballerine. La scottante denuncia della ballerina non inffiammò soltanto Milano, dove ha sede il Teatro lirico più famoso del mondo, ma tutta l'Europa. Il Teatro, a sua discolpa, aveva dichiarato: "Non esiste un'emergenza anoressia e chiunque graviti attorno alla nostra realtà lo sa bene. Quando sono uscite le prime dichiarazioni sull'anoressia, siamo rimasti basiti e amareggiati". Giuliano Pisapia, primo cittadino nonchè avvocato e presidente del cda della Scala, era stato conciso: "Sottoporrò la questione al cda e mi informerò in merito al licenziamento. Io so per certo che sul tema dell'anoressia la Scala è molto attenta". La svolta - Adesso, però, la Corte d'Appello di Milano, in base all'articolo 18, ha detto che la Garritano deve essere reintegrata. I suoi avvocati, infatti, hanno vinto in appello contro il Teatro alla Scala. Adesso saranno in tanti a dover dare spiegazioni, primo fra tutti il sindaco meneghino Giuliano Pisapia, che da subito difese il Teatro e i suoi interessi.