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La rivoluzione del canone: si paga in un'unica rata a febbraio

Il monoscopio Rai

Lucia Esposito
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Nel 2016 pagheremo il canone Rai in una sola rata. Sarà addebitato sulla prima fattura relativa alla fornitura dell'energia elettrica. Lo prevede l'ultima bozza della legge di stabilità. Nel 2017 il pagamento sarà poi bimestrale.  La rata unica, però, non piace alle società elettriche che temono un aumento della morosità dei propri clienti obbligati a pagare fattura elettrica e tv. Da dibattere anche la questione relativa alle sanzioni per i gestori elettrici che si attardano nella comunicazione allo Stato dell'elenco degli utenti morosi. L'unica certezza resta che l'abbonamento alla tv pubblica scenderà da 113,5 a 100 euro.   Le previsioni  Il governo sta decidendo a chi destinare le maggiori entrate che dovrebbero derivare dall'abbattimento dell'evasione fiscale garantito dal pagamento con il cedolino della luce. Tali somme - si legge nella bozza della manovra - non andrebbero a finanziare la tv pubblica, ma finirebbero nel fondo per la riduzione della pressione fiscale. Un tesoretto, stimato in circa 500 milioni di euro, che fa gola alla Rai e che sembrava destinato alla riduzione della pubblicità su alcune reti pubbliche (un obiettivo più volte sottolineato dal premier Matteo Renzi) o al fondo per le tv private e l'editoria.   Negli anni dal 2016 al 2018, invece, secondo l'ultima versione dell'articolo, la Rai dovrebbe poter contare su introiti per un miliardo e 700 milioni come negli anni passati, rispetto un gettito previsto di 2 miliardi e 200 milioni.

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