Sanjust, Berlusconi mi diceva:
'Potrei essere tuo nonno'
Trentadue anni, ex anunciatrice della Rai, Virginia Sanjust, parla per la prima volta del suo rapporto con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E lo fa con il settimanale Oggi,domani in edicola. Il loro, confessa La Sanujust, è sempre stato un rapporto di «profonda affinità elettiva». Nel 2003 erastata proprio lei ad annunciare un discorso del premier a retiunificate. Lui era rimasto colpito al punto da mandarle un mazzo difiori con un bigliettino: «Un debutto a reti unificate: evviva ecomplimenti!». Lei aveva telefonato per ringraziare e da lì la loro«affinità elettiva» era proseguita. Lui l'aveva anche invitata a colazione a Palazzo Chigi.«È vero», ammette. Come ammette incontri, telefonate, regali:«Diamanti? Sì, è vero, ma non mi è rimasto niente. Ho donato qualsiasicosa ad alcuni miei fratelli più poveri di me… Mi ha anche insegnatomolto, ma il nostro è rimasto, tutto sommato, un rapporto superficiale.Niente di significativo, diciamo così». Di Berlusconi dice: «Lui ora èin grande difficoltà. È circondato da persone che dimostrano una falsariverenza verso il potere. Attorno a lui c'è un ambiente tropporuffiano. Lui, invece, ha un grande cuore, un equilibrio fuori dalcomune e sa essere molto paterno come era stato con me. Quando mitelefonava mi raccontava tutto quello che stava facendo, mi chiedeva seavevo bisogno di qualcosa, era molto gentile. Ma senza mai andareoltre. “Potrei essere tuo nonno” mi diceva. Io sono sicura di averloaiutato, anche se l'impatto con il suo mondo poi mi ha fatto male. Luiè vittima della sua troppa intelligenza, vorrebbe farcela e lotta contutto se stesso per riuscirci. Ma ha sempre ricevuto troppi attacchi,anche dalla medicina che lo convince della necessità di curareall'estremo la sua immagine. È circondato da persone peggiori di lui,questo è il problema. E non ha il tempo nemmeno di rendersene conto». Aggiunge: «Io invito il presidente a ritrovare se stesso e la fede. Perchéproprio una delle prime cose che mi disse era questa. “Sai Virginia”,mi confidò da subito, “io ho un po' perso la fede”. Per forza, seiattorniato da un mare di vampiri che vogliono sempre qualcosa in cambioo vogliono solo i tuoi soldi! Ci credo che te ne allontani. Forsedovrebbe ammettere di aver sbagliato, di essersi fatto travolgere dalpotere dei soldi. Ma alla sua età, dopo una vita, è molto piùdifficile». E conclude: «Io mi sento vecchia, anzitempo. Adesso non penso che alla mia anima.Ho già dato per ciò che riguarda il carnale. Ho vissuto il sesso e perme è ormai è passato, è solo un ricordo. Il mio corpo adesso è unoracolo, un altare sacro. È molto più importante l'amore platonico,come quello che avevo per Berlusconi. Posso fare una provocazione?Berlusconi è l'uomo più impotente del mondo… Perché il potere che ha ilpresidente è un falso potere se non accompagnato dalla fede. Quellospirituale, divino, è il potere vero». Virginia Santjust è nota alle cronache perché nel gennaio 2008 il suo ex maritoFederico Armati accusò il premier di abuso d'ufficio e mobbing peressersi adoperato su richiesta dell'ex moglie a peggiorargli la vitalavorativa di agente del Sisde. Il Tribunale dei ministri,nell'archiviare la posizione di Berlusconi, scrisse tuttavia che laSaintjust all'epoca dei fatti «aveva indubbiamente stretto unarelazione personale con il presidente del Consiglio dei Ministri».Virginia Saintjust si è allontanata dal mondo dello spettacolo e dellatv, in cui era entrata, dice, «per mantenere mio figlio». «Di quelmondo non voglio più saperne. Un mondo fatto troppo spesso solo diimmagine e di superficialità. Io l'ho sempre saputo, solo che pensavodi poter sopravvivere. Hanno costruito un mondo di cattiverie sopra ilnulla. E mi è costato la salute, perché ancora non mi sono ripresa deltutto dal crollo psicologico avuto. Mi è costato soprattuttol'allontanamento da mio figlio, che è stato affidato a mio marito,Federico Armati. Per fortuna adesso i rapporti sono buoni, ma sonostata davvero male e mi hanno anche presa per pazza, rinchiudendomi inospedali psichiatrici, costringendomi a prendere farmaci. È stata unavera a propria violenza. Non so cosa mi abbia aiutato a sopravvivere,forse solo la preghiera».