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Fiat-Chrysler è quasi fatta

Ancora dubbi per un ricorso

Silvia Tironi
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 L'affaireFiat-Chrysler procede, ma avanza anche il ricorso contro la vendita dellacompagnia americana all'azienda torinese. Tre fondi pensione dell'Indiana,creditori dell'industria automobilistica, hanno portato in tribunale il lorodissenso: per i gestori di questi fondi la vendita violerebbe i diritti costituzionalidei creditori garantiti. Secondo quanto stabilito dal giudice statunitense ArthurGonzales, che intanto ha dato l'assenso all'acquisizione da parte del consorzioguidato dall'azienda torinese degli asset sani di Chrysler, il ricorso saràdiscusso direttamente davanti alla Corte d'Appello perché il caso coinvolge deiproblemi di importanza pubblica. Ilprocedimento avviato davanti al tribunale fallimentare comunque rischia dirallentare la conclusione dell'affare: se infatti il ricorso non fosse accoltodai giudici la cessione di Chrysler sarà efficace da giovedì. In caso diriscontro positivo invece Marchionne dovrà aspettare ancora.   Intanto ilLingotto, archiviato il tentativo Opel, sembra stia cercando un nuovo partnerin Europa. Si parla di Psa Peugeot Citroen o Bmw. A dirlo è il Wall Street JournalEurope, puntualizzando però che dalla Fiat non hanno commentato l'articolo. Comunqueavvertono dal quotidiano Marchionne potrebbe trovare “simili opposizioni” aquelle trovate con Opel, “non importa dove vada in Europa”.

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