Ischia, morti un sub e una ragazzina di 13 anni: "Lui le aveva dato le sue bombole"
Il dramma di Ischia non è finito. A un giorno dalla morte del sub 42enne Antonio Emanato non sono ancora chiare le cause della tragedia ma nel frattempo è stato ritrovato il corpo della piccola Lara Scamardella, la bambina 13enne che si trovava insieme all'uomo per delle lezioni di immersione. Il cadavere di Emanato, amico del papà dell'allieva, è stato recuperato domenica, negli anfratti di una grotta della Secca delle Formiche. Molto probabilmente i due hanno perso l'orientamento durante l'escursione a causa del sollevarsi della melma, un fenomeno frequente in quel tratto di mare, che ha ridotto al minimo la visibilità sott'acqua. Così Antonio e Lara si sono ritrovati praticamente al buio, incapaci di trovare la via d'uscita per ritornare indietro. Una ricerca disperata e così lunga da fare esaurire l'ossigeno delle bombole. Una delle testimonianze più straziante è quella di un operatore tecnico subacqueo, Paolo Ardizio, che alle 14 di domenica ha recuperato il corpo senza vita del sub: "Quando ho visto il corpo di Antonio lui non aveva le bombole e conoscendo il suo altruismo è probabile che se le sia tolte per darle alla ragazzina in difficoltà. Un modo forse per consentire a Lara di respirare e raggiungere la superficie". L'ultimo tentativo di Scamardella è eroico, togliersi le bombole condannandosi a morte nell'ultimo tentativo di salvare la bambina.