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Ischia, Carlo Dogliani: "La relazione tra terremoto e vulcani. Non si può escludere nulla"

Andrea Tempestini
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Il terremoto ad Ischia allarma l'isola, l'arcipelago e l'intera Campania. Già, perché tra rischio sismico e vulcani la pericolosità e l'imprevedibilità della zona è altissima. E proprio del rapporto tra vulcani e terremoto, in un'intervista al Corriere della Sera, ne parola Carlo Doglioni, professore de La Sapienza di Roma nonché presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. "Terremoti e vulcani sono fenomeni intrinsecamente imparentati. Un terremoto - spiega - non può innescare un'eruzione, ma è un dato di fatto che molte eruzioni siano precedute da terremoti. In questo caso, che è stato lieve, è stato innescato da una faglia di natura tettonica". Il geologo, insomma, spiega cosa si muove sotto ad Ischia. E ora, che succede? "Non c'è alcuna possibilità di fare una previsione attendibile. Non si può escludere nulla e ora non abbiamo indicazioni di alcun genere. Ma la superficie di rottura è molto piccola, qualche chilometro quadrato. L'energia che si è dissipata è stata mille volte inferiore a quella di Amatrice". Infine, Doglioni spiega come sia normale la sequenza di terremoti, prima in centro Italia e ora a Ischia: "In Italia - ricorda - tra il 1905 e il 1922, in 17 anni, ci sono stati 15 terremoti di magnitudine superiore a 5.5".

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