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Trieste, la stretta del vicesindaco sull'elemosina: "Multe fino a 900 euro per chi da soldi. Vietato fumare in strada"

Benedetta Vitetta
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"Noi vogliamo combattere i veri poveri". A parlare è il vicesindaco di Trieste, Pierpaolo Roberti (Lega), che ha presentato la campagna di sensibilizzazione alla cittadinanza sul fenomeno dell'accattonaggio molesto e dei parcheggiatori abusivi. In città sono sono stati affissi 200 manifesti 100x70cm e 6x3m. Due le scritte: "Fare l'elemosina per strada e dare soldi  ai posteggiatori abusivi arricchisce solo le attività illecite". Sotto l'invito a sostenere "le associazioni che conoscono e  aiutano i veri poveri". Insomma, oltre al divieto di accattonaggio, la vera novità del nuovo Regolamento di Polizia urbana è che d'ora in avanti verranno puniti anche i cittadini che fanno  l'elemosina. La multa va dai 150 fino ai 900 euro. Roberti è durissimo: "Vogliamo colpire i racket" dice, "dare un euro o qualche spicciolo in mano a un estraneo che domanda la carità non è aiutare. Ci sono tanti altri modi per farlo: offrire piuttosto un panino a chi ha fame, sempre che abbia davvero bisogno. Non bisogna dare soldi contanti perché non si sa dove finiscono, molto meglio darli alle associazioni laiche o religiose che danno una mano concretamente all'amministrazione". Il nuovo Regolamento della Polizia urbana inasprisce le pene anche per chi fuma e chi beve alcol nei giardini pubblici. Chi va a prostitute. Chi sta seduto sui marciapiedi o si distende sulle panchine. E chi bestemmia in pubblico (fino a 450 euro di multa). 

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