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Milano, giustizia all'italiana: condannano un "narcotrafficante serbo", ma è la persona sbagliata

Serena Sorce
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Incredibile errore al Tribunale di Milano. Nel 2012 il figlio dell'ex procuratore della Repubblica di Sarajevo arrivato al confine italiano viene arrestato con l'accusa di traffico di droga. Nome, cognome ed età sono infatti uguali a quelli di un noto narcotrafficante latitante. Per ben tre volte chiede la scarcerazione che gli viene negata due volte dal Tribunale del riesame e una volta dal giudice che lo condanna a 6 anni e 6 mesi. A salvarlo è la Corte d'Appello che lo assolve in quanto il passaporto usato dal vero criminale era di nazionalità croata e con un diverso numero di identificazione. Lo sbaglio è costato alle tasche degli italiani 130mila euro, il risarcimento che andrà alla vittima di questo scambio di persona.

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