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Pozzallo, i barconi restano in rada: il ricollocamento di 100 immigrati non basta

Davide Locano
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L'Italia non arretra di un millimetro. Le due navi con 442 migranti al largo di Pozzallo, in Sicilia, restano ancora in rada: niente approdo in porto, insomma. Si apprende che per due giorni, ai natanti, saranno consegnati i pasti, preparati nel centro di identificazione di Pozzallo. Il governo, insomma, attende ulteriori sviluppi: 100 dei migranti verranno ricollocati tra Francia e Malta, ma evidentemente l'Italia vuole rassicurazioni anche sugli altri. Resta la sproporzione: ad ora, i restanti 342 immigrati, graverebbero sul nostro Paese. E le prime "rassicurazioni" arrivano: anche la Germania, si è appreso nella tarda mattinata di domenica, è disposta ad accogliere 50 migranti. Leggi anche: Immigrati, Paolo Becchi e il terribile sospetto su Mattarella In attesa di sviluppi, viene allestito un sistema di rifornimento: una motovedetta della Guardia costiera consegnerà i pasti alla nave Protector di Frontex, con a bordo 176 migranti, mentre una motovedetta della Guardia di Finanza li consegnerà al pattugliatore Monte Sperone, l'unità delle Fiamme Gialle che trasporta gli altri 266. A quest'ultima verranno forniti anche omogeneizzati e succhi di frutta per la ventina di minorenni a bordo, che nella notte sono stati visitati da operatori sanitari. Come detto, non è stata ancora presa una decisione per lo sbarco in un porto sicuro dei migranti, che erano stati soccorsi sabato su un barcone nei pressi dell'isola di Linosa.

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