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Furti in appartamento, catturati solo 3 colpevoli su 100: se questo è uno Stato

Davide Locano
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Quando iniziano le ferie, il vacanziere ha due preoccupazioni: la prima è il bollino nero in autostrada, la seconda è il timore di tornare a casa dopo la villeggiatura e trovare la casa svaligiata. Ovviamente il cruccio che tormenta di più è il secondo. I dati ufficiali dicono che i furti d'abitazione sono calati del 10% nel 2017, passando dai 214.053 del 2016 a 192.681. Per intenderci sono 528 al giorno, 22 l'ora, uno ogni tre minuti circa. E ci riferiamo solo a quelli denunciati. Già, perché purtroppo ormai parecchia gente non si rivolge più ai Carabinieri o alla Polizia. Tanto non cambia niente. Non è una semplice percezione di insicurezza. I numeri ahinoi corroborano questo senso comune. Le forze dell'ordine riescono a rintracciare gli autori di un furto solo tre volte su 100. In Germania la percentuale sale invece al 55%, sottolinea l'ultimo Rapporto di Transcrime, il Centro di ricerca di criminologia dell'Università Cattolica di Milano. Non c'è che dire: abbiamo un primato triste di cui vantarci. Quello dei ladri imprendibili. Completa il desolante quadro un'altra indagine, di Eurostat-Unodc aggiornata al 2015, che colloca il nostro Paese per tasso di violazioni di abitazioni al quinto posto in Europa. Peggio di tutti i pari-taglia: Francia, Germania, Regno Unito, Spagna. Alcuni ricercatori di Transcrime-Cattolica hanno stilato, non molto tempo fa, una graduatoria delle zone più a rischio furto. Eccole in sintesi. Leggi anche: Furti, il segno sulla tua casa che ti condanna PRESENZA DI OVER 70 Alcuni studi hanno evidenziato che gli anziani sono una categoria spesso vittima di reati appropriativi come i furti in abitazione. Le aree con un'alta presenza di anziani potrebbero, quindi, essere più a rischio di subire furti in abitazione. TROPPI STRANIERI La presenza di un'alta concentrazione di stranieri residenti è spesso associata in letteratura a condizioni di disagio urbano. La marginalità sociale può aumentare il rischio di essere vittima di furti in abitazione. Pertanto, anche le aree con un'alta percentuale di popolazione straniera potrebbero essere tra le più a rischio. PRESENZA CAMPI ROM I campi nomadi rappresentano delle aree di marginalità all'interno del tessuto urbano. Alcuni studi hanno rilevato come queste aree e i loro residenti siano associati ad un maggiore rischio di subire furti. La presenza di campi rom in un'area potrebbe quindi costituire un fattore di rischio. CASE POPOLARI Le case di edilizia popolare sono spesso più esposte al rischio di subire furti perché caratterizzate da una carente manutenzione (case facilmente violabili), uno scarso controllo informale (mancanza di sorveglianza) e una maggiore vulnerabilità sociale dei residenti. Perciò, la presenza di edilizia residenziale pubblica in un'area potrebbe costituire un fattore di rischio. I “COMPRO ORO” Alcuni studi hanno rilevato come spesso i ladri tendano a liberarsi della refurtiva il prima possibile. In questo senso, i banchi di pegno e i negozi “Compro Oro” potrebbero essere un'opportunità per rivendere rapidamente i beni rubati. La presenza di Compro Oro in un'area potrebbe, quindi, costituire un fattore di rischio. I ricercatori insomma dicono chiaramente quello che il Pd non ha voluto sentire per anni. Il guaio è che i Dem, nella passata legislatura, hanno votato una legge che introduce il reato di tortura. Ricordate? Di fatto carabinieri e poliziotti possono darsi da fare per beccare i malviventi, tuttavia se un arrestato magari si inventa di essere stato trattato in modo brusco, i militari e gli agenti rischiano un processo, con una pena finale che può andare da 4 a 10 anni. Capite bene che questa norma lega le mani alle forze dell'ordine. Non parliamo poi di alcune sentenze di manica larga, figlie a loro volta di leggi depenalizzanti, sempre targate sinistra. Alla fine ci ritroviamo con 97 furti su 100 senza colpevole. Non ci resta che spendere di tasca nostra per blindarci. Ma è uno Stato questo? di Giuliano Zulin

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