Genova, ponte Morandi: le ipotesi di reato formulate della Procura
I primi segnali non sono confortanti. Certo, le indagini sono ai primi passi e il processo, se e quando si farà, avrà verosimilmente tempi lunghi. Ma le ipotesi di reato che la procura di Genova ha fin qui formulato fanno già pensare quel che temono un po' tutti: che anche questa volta, difficilmente qualcuno finirà in carcere per il crollo del ponte Morandi sulla A10 a Genova. Nonostante i 38 morti (destinati a diventare purtroppo di più), le decine di feriti e le centinaia di persone sfollate per sempre dalle loro case. I reati ipotizzati, infatti, sono quello ex articoli 432 e 449 del codice penale ("Attentato colposo alla sicurezza dei trasporti"), ex articoli 434 e 449 ("Disastro colposo dovuto a crollo") ed ex articolo 589 comma 1 e comma 3 ("Omicidio colposo plurimo"). E' proprio quel "colposo" a fare temere il peggio: chi mai per un reato "colposo" è finito in carcere in questo Paese, oltretutto in riferimento a un disastro relativamente al quale sarà difficile indicare le responsabilità e i confini delle responsabilità dei soggetti coinvolti (Autostrade per l'Italia e ministro dei Trasporti)? Leggi anche: La disperazione del responsabile dei controlli ai cantieri: "Non ci sono i soldi..."