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Povera, italiana e senza casa: "Neanche il prete mi aiuta, forse perché non sono straniera"

Giulio Bucchi
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Il suo compagno, l' uomo con cui divideva la vita e l' appartamento da nove anni, è morto improvvisamente d' infarto e Grazia L., 52 anni, casalinga di Roma, in breve tempo si è trovata senza una casa: in mezzo a una strada, nel vero senso della parola. Sola con due cagnolini, Rocky e Margot, che per lei sono due figli. «Non pensavo di finire così male», spiega a Libero. «Vorrei poter lavorare, in passato facevo le pulizie nel centro di Roma per una ditta che poi ha perso l' appalto e ci ha mandato via. Sono disposta a lavorare ancora, ma chiedo un tetto dove potere andare a stare con i miei due cagnolini, invece mi sono trovata in questa situazione, però adesso non ce la faccio più. Qualcuno mi aiuti», è l' appello. «Per gli stranieri che vengono in Italia si muovono in tanti e per me? Gli assistenti sociali sanno solo dirmi che devo lasciare i miei due cani se voglio una casa. Ma io non li lascio». Grazia, che fino a marzo conduceva una vita normale, è diventata suo malgrado una barbona. Una serie di eventi e una certa dose di iella l' hanno ridotta in uno stato di indigenza, costretta a dormire di notte alla stazione di Ladispoli, tra tanti disperati, e a subìre anche le molestie di extracomunitari. «Una notte ho temuto che mi succedesse qualcosa di brutto», racconta. «Meno male che i miei cagnolini mi hanno svegliata e io mi sono trovata addosso quell' uomo sempre più vicino». È intervenuta la polizia: «Signora, non stia qui, non è sicuro per lei». Grazia era finita alla stazione di Ladispoli dopo che perfino il parroco di una frazione vicina l' aveva mandata via. In un pomeriggio torrido d' estate questa vedova senza alcun diritto cercava un po' d' ombra e un posto dove ricaricare il telefonino. Si era appoggiata sotto il porticato della chiesa, ma il prete quando ha visto questa donna con due meticci e un borsone anziché accoglierla ha pensato bene di cacciarla malamente perché secondo lui «danneggiava l' estetica della chiesa» e il sacrestano ha usato la pompa dell' acqua per allontanarla. Grazia non occupa immobili altrui, non va contro la legge. A luglio è stata ospite di una famiglia a Macerata e un signore della comunità di Sant' Egidio le ha pagato 4 notti in un ostello. Una volontaria animalista ha letto il suo appello su Facebook ed è scattata la solidarietà. C' è chi ha offerto una vecchia roulotte (ma senza luce né gas) e chi una stanza. Grazia ha quindi accettato l' offerta di Maria Gadotti, a Firenze, «ma ora devo tornare a Roma, qualcuno mi dia una possibilità». Maria si è presa cura di lei finché ha potuto. «Grazia è senza domicilio e di conseguenza anche senza medico di base», spiega, «non può accedere ai diritti di un normale cittadino italiano, mentre per gli stranieri ci sono associazioni generose e porte aperte. A 52 anni una donna non può vivere per strada». di Brunella Bolloli

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