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Sea Watch, il piano del governo: informativa della Finanza per forzare il sequestro da parte della Procura

Cristina Agostini
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Il piano del Viminale sarebbe di sollecitare la Procura di Siracusa a ordinare il sequestro della Sea Watch attraverso una informativa della Guardia di Finanza per denunciare l'equipaggio della nave Sea-Watch e sollecitare i magistrati a ordinare il sequestro della nave. I magistrati, riporta il Corriere della Sera, decideranno probabilmente già stamattina 28 gennaio per verificare le condizioni di salute degli immigrati. In caso di emergenza sanitaria verranno messi i sigilli e si valuterà se la stessa misura possa essere presa per punire gli eventuali illeciti del comandante. Leggi anche: "Sulla nave né donne né bambini". Salvini, la verità sulla Sea Watch: perché serve la linea dura In ogni caso, scrive Fiorenza Sarzanini, "l'intervento dei giudici servirebbe comunque a togliere tutti dall'imbarazzo di lasciare in mezzo al mare i 47 stranieri salvati il 19 gennaio scorso. Se venissero apposti i sigilli, sarebbe infatti obbligatorio far scendere i migranti". Quello che chiede la Guardia di Finanza è di ricostruire il percorso della nave della Ong e individuare ogni "falla" con lo scopo di contestare al comandante e all'equipaggio il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma anche il fatto di "aver messo a rischio la vita degli stranieri a bordo". In questo senso sarebbe già stato sottolineato che "la Sea-Watch avrebbe rifiutato - nonostante le avverse condizioni del mare con un temporale in arrivo e onde alte che rendevano difficoltosa la navigazione - di avvicinarsi al porto più vicino, cioè «virando verso la Tunisia come era stato suggerito dal centro di coordinamento della guardia costiera»". Invece la Sea Watch "ha puntato verso l' Italia, pur sapendo che la distanza da percorrere era molto più ampia".

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