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Igor il russo, la frase sconvolgente in aula: "Ho voluto uccidere i due poliziotti, dovevo sdraiarli"

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Cristina Agostini
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"Ho sparato a Ravaglia, perché aveva una pistola in mano. Poi ho sparato a Verri senza guardare se era armato, perché per me era un poliziotto pure lui e dovevo sdraiare tutti e due". E' la frase che Igor il russo, all'anagrafe Norbert Feher, ha pronunciato in aula durante l'udienza preliminare a porte chiuse in corso a Bologna. Le parole che avrebbe detto il killer serbo sono state riportate su Facebook da Francesca Verri, presente in aula, e figlia della guardia volontaria Valerio Verri ucciso il 7 aprile 2017 durante un servizio di pattuglia anti-bracconaggio durante il quale fu ferito gravemente anche l'agente di polizia provinciale Marco Ravaglia. Leggi anche: Igor il russo, lettera-delirio del killer alla giornalista: "Soldi, o finisce male". Quella sua verità sui morti La seconda udienza davanti al gup è iniziata questa mattina 30 gennaio a Bologna. Feher deve rispondere di due omicidi in Italia ed è previsto un video collegamento dalla Spagna dove è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Saragozza. Igor, 37 anni, fu arrestato il 15 dicembre 2017 a Teruel, in Aragona, al termine di una lunga latitanza. Fu catturato, svenuto, a bordo di un pick-up uscito di strada e appena rubato dopo aver ucciso ad El Ventorillo un allevatore e due agenti della guardia civile.

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