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Emanuela Orlandi, "aprite la tomba nel cimitero tedesco". La lettera-bomba in Vaticano

Ventura Cigno
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Si torna a parlare del caso Emanuela Orlandi, la quindicenne scomparsa nel nulla dal Vaticano nel lontano giugno del 1983. Il Corriere oggi riporta la notizia dell'ultimo mistero riferito ad alcune segnalazioni arrivate alla famiglia mesi fa e che rimandano a un'antica tomba ubicata in un cimitero teutonico dello Stato Vaticano. Si pensa, infatti, che all'interno possano esserci i resti della giovane. La famiglia Orlandi ha chiesto al cardinale Pietro Parolin e al promotore di giustizia vaticano di poter conoscere tutti i dettagli sulla storia della tomba effettuando una ricerca accurata negli archivi. Inoltre, in caso di risultati poco trasparenti o soddisfacenti, si è detta pronta ad ottenere anche l'apertura del loculo. La scorsa estate, il legale della famiglia Laura Sgro ha ricevuto la foto della tomba in questione insieme a una lettera su cui c'era scritto "Cercate quell'angelo". Un'indicazione piuttosto allusiva, perché sulla tomba del cimitero c'è proprio la statua di un angelo che tiene in mano la scritta "Riposa in pace". Per terra, invece, un epigramma funebre dedicato alla principessa Sofia e al principe Gustavo von Hohenlohe, divenuto arcivescovo nel 1857. Il mistero si infittisce perché è stato scoperto che quel loculo è stato aperto in passato e che la data della scritta tenuta dall'angelo è diversa rispetto a quella della lastra in basso. Ma, soprattutto, "Si è verificato che alcune persone erano state informate della possibilità che i resti di Emanuela Orlandi fossero stati nascosti nel cimitero teutonico", ha dichiarato l'avvocato Sgro.

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