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Giorgia Meloni, la rabbia dei "soliti vigliacchi". Gli anti-fascisti? Come hanno brutalizzato Almirante

Ventura Cigno
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Il 17 marzo a Ladispoli è stata inaugurata la targa in onore del leader del Movimento Sociale Italiano Giorgio Almirante. La volontà di dedicare la piazza al parlamentare aveva scatenato diverse polemiche, ma nessuno si aspettava un epilogo simile in un tempo tanto breve. La targa infatti è stata barbaramente distrutta, al punto che il nome di Almirante non si legge nemmeno. A dare l'allarme è stata Francesca Lazzari, assessore alle attività produttive, che al Giornale ha dichiarato: "Non passavo di lì per caso ma per controllare che la targa fosse ancora integra, d'altronde quello che è accaduto stanotte era già stato abbondantemente preconizzato dalle minacce che abbiamo ricevuto sui social". Il deputato di Fratelli d'Italia Fabio Rampelli, in un post sulla sua pagina Facebook, ha sottolineato la ferma volontà di ripararla: "La rimetteremo al suo posto in tempo reale e poi ancora e ancora e ancora, finché non si stancheranno. Questa la nostra risposta, la reazione dei giusti. C'è un abisso tra noi e loro". Inoltre, l'onorevole ha polemicamente aggiunto: "Non so quante targhe di Togliatti o perfino di Stalin, Lenin e Tito siano state deturpate, sicuramente in settant'anni ne sarà stata almeno imbrattata qualcuna. Qui siamo a Ladispoli, la piazza a Giorgio Almirante è stata inaugurata la scorsa settimana. Di notte qualche ‘coraggioso', come fanno i ladri d'appartamento, ha ridotto la lapide così". Anche Giorgia Meloni ha espresso tutta la sua disapprovazione rispetto a quanto accaduto. 

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