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Ong, Alarm Phone getta la maschera: vogliono cancellare sovranità e confini

Caterina Spinelli
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"L'Europa e i suoi confini uccidono!", scrive su Twitter Alarm Phone, l'organizzazione che gestisce il servizio telefonico di richiesta d'aiuto nel Mediterraneo. La rete di attivisti incolpa l'Ue per il naufragio avvenuto ieri, mercoledì 3 giugno, non lontano dalle coste di Zarzis (Tunisia). "Secondo quanto ci ha comunicato un volontario e attivista di Tunisian Red Crescent, Chamseddine Marzoug, un naufragio è avvenuto al largo di Zarzis in Tunisia ieri sera. Solo 5 persone sembrano essere sopravvissute e 80 sono disperse" fa sapere Alarm Phone. Poi ancora: "I 5 sopravvissuti sono stati portati a Zarzis dalla Marina Tunisina. Chamseddine Marzoug ci ha comunicato che uno dei sopravvissuti è appena morto in ospedale. Siamo sconvolti da queste continue stragi in mare. Auguriamo forza alle famiglie e amici che hanno perso i loro cari". Leggi anche: Sea Watch, la gip che difende Carola e viola il decreto Sicurezza Giorgia Meloni non aveva poi così torto. Lo scopo delle ong sembra essere quello di eliminare qualsiasi confine: "Non ci può essere alcun cedimento sul comportamento illegale della nave Sea Watch e lo Stato deve ribadire con fermezza il suo sacrosanto diritto di stabilire con proprie leggi le politiche sull'immigrazione che intende adottare. Le ong invece pretendono di fare ciò che vogliono" diceva solo qualche settimana fa alle colonne di Libero. Secondo quanto ci ha comunicato un volontario e attivista di #Tunisian Red Crescent, Chamseddine Marzoug, un naufragio è avvenuto al largo di #Zarzis in #Tunisia ieri sera. Solo 5 persone sembrano essere sopravvissute e 80 sono disperse. L'#Europa e i suoi #confini uccidono!— Alarm Phone (@alarm_phone) July 4, 2019

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