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Mimmo Lucano, altro scandalo a Riace: per chi usava soldi e case destinate ai migranti il sindaco-eroe del Pd

Giulio Bucchi
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Accolto a Riace con i soldi per i migranti. Protagonista involontario del nuovo scandalo è Beppe Fiorello, l'attore (fratello di Rosario Fratello) che avrebbe dovuto interpretare il sindaco Mimmo Lucano in una fiction Rai poi sospesa a causa dell'indagine che ha coinvolto lo stesso esponente Pd.   Leggi anche: Vergogna italiana, l'amico giudice pro-migranti che ha aiutato Mimmo Lucano durante le indagini Tra le carte dell'inchiesta Xenia che vuole fare luce sull'uso dei fondi per l'accoglienza fatto da Lucano, emerge infatti che quei soldi destinati ai migranti sarebbero stati utilizzati anche per il vitto e alloggio "nelle case in uso allo Sprar e inserite nel database della Prefettura di Reggio Calabria", sottolinea il Giornale.it. Case che dunque avrebbero dovuto dare accoglienza solo ed esclusivamente ai profughi e che invece sono finite a Fiorello, attori e tecnici tv impegnati nelle riprese della fiction. Il cortocircuito è evidente, perché quella serie tv sarebbe stata uno spot gigantesco per Lucano, il Pd e il "modello Riace", pagato sia con i soldi di tutti gli italiani sia, la beffa, con quelli destinati ai profughi. In una intercettazione datata 12 luglio 2017, Cosimina Ierinò, collaboratrice di Lucano, chiede al sindaco se "Casa Lucia" possa essere destinata ad una immigrata con quattro figli, ma Lucano dice di "no" perché era già stata destinata a Beppe Fiorello. In più, agli atti risultano telefonate di Lucano a falegnami, piastrellisti ed elettricisti per assicurarsi che l'alloggio dei prestigiosi ospiti della tv siano pronti e "adeguati". E quando gli operai si lamentano per il compenso non ancora arrivato, il sindaco-eroe lo interrompe: "Stiamo lottando per far arrivare i fondi dal ministero".

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