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Lega, presunti finanziamenti russi: "Dai profili social sembra chiara la predilezione di Meranda per Salvini"

Caterina Spinelli
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"Confesso apertamente di non votare da dieci anni. Non mi sono mai occupato di finanziamento ai partiti - si legge nella lettera inviato dall'avvocato Gianluca Meranda a Repubblica -. Non ho mai avuto incarichi in nessun partito e non ho intenzione di cominciare". Il legale che ha ammesso di essere il "Luca" intercettato nell'incontro all'Hotel Metropol di Mosca, quello da cui è partita l'indagine contro la Lega accusata di "finanziamenti illeciti". Il Fatto quotidiano però non perde l'occasione per attaccare Matteo Salvini: "Dai profili social, però - scrivono - sembra chiara la sua predilezione per Salvini. L'ultimo aggiornamento sulla sua pagina Facebook, del luglio 2018, segnala l'iscrizione al Comitato Salvini premier. Su Twitter, tra giugno e dicembre 2018 ha rilanciato 15 volte i cinguettii del Capitano. Quest'anno la presenza più assidua sul suo profilo è Germano Dottori, politologo di fama della Luiss di Roma, noto per le sue posizioni filo-atlantiste e per il suo apprezzamento di Putin come leader non ostile all'Occidente".  Leggi anche: Matteo Salvini, anche Luigi Di Maio lo pugnala: il piano M5s Al quotidiano non va giù che Meranda si dica "stupito per l'inchiesta della Procura di Milano per finanziamento illecito ai partiti e corruzione internazionale e difende la correttezza della trattativa". "Tra i clienti dello studio SQ Law (di Meranda) ci sono compagnie petrolifere e banche d'affari italiane ed estere e, a parte Gianluca Savoini, gli interlocutori presenti a Mosca erano professionisti che si occupano di compravendite internazionali, oil products, che in quel momento erano oggetto di negoziato". "Luca - per il quotidiano di Travaglio - al Metropol, è l'italiano che sciorina i nomi delle aziende da coinvolgere nell'affare: Eni, Banca Intesa, Lukoil. Lo studio di cui Meranda è partner, in effetti, vanta importanti collegamenti in tutto il mondo attraverso la Legal Netlink Alliance". "La Camera di Commercio italo-russa - a cui era iscritto Meranda - è stata un collante fondamentale anche tramite i politici locali e in particolare alcuni consiglieri regionali". Fin qui nulla di strano, Meranda ha ammesso di essere un avvocato e di avere parecchi contatti, ma cosa c'entra la Lega di Salvini? 

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