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Carabiniere ucciso a Roma, la foto dell'americano bendato. Guaio enorme: belva estradata, come si può salvare

Cristina Agostini
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Quella foto dell'americano bendato e ammanettato durante l'interrogatorio per l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega rischia di avere un effetto boomerang. Il governo degli Stati Uniti, infatti, potrebbe valutare la possibilità di chiedere l'estradizione per i due killer di San Francismo Gabriel Christian Natale Hjorth, 18 anni, e di Elder Finnegan Lee, 20 per il modo in cui è avvenuta la confessione di uno dei due al pm Maria Sabina Calabretta. Secondo quanto riporta la Repubblica, le inchieste della magistratura sono due: una è stata aperta dal procuratore generale di Roma, Giovanni Salvi, e riguarderà esclusivamente i profili disciplinari dei militari che risulteranno coinvolti in questa vicenda, l'altra, dell'attuale procuratore reggente di Roma Michele Prestipino che, domani 30 luglio, riceverà dal Comandante provinciale di Roma dei carabinieri, Francesco Gargaro, una prima informativa con la ricostruzione di quanto accaduto in via In Selci nella tarda mattinata di venerdì. Leggi anche: "Americano bendato, un dettaglio". Cosa sa Luttwak su quella foto: l'indiscrezione da Washington Un primo responsabile individuato sarebbe un sottufficiale del Reparto Investigativo che - secondo quanto riferisce Gargaro a La Repubblica - avrebbe deciso di costringere in una posizione di stress quel ragazzo, "in autonomia, per un tempo limitato e senza alcuna indicazione della catena di comando". Ora è stato trasferito per decisione del Comando Generale ad altro incarico. Ancora non si sa chi abbia scattato la foto e i nomi dei carabinieri che erano nella stanza con Hjorth. 

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