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Luca Sacchi, trappola tesa dall'amico ritrovato: il ruolo di mediatore con gli spacciatori

Marco Rossi
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Sembra essere una trappola quella in cui sono caduti Luca Sacchi e la sua fidanzata Anastasiya. Un appuntamento fissato per una compravendita di "erba" che in realtà non sarebbe mai avvenuta. Qualcuno potrebbe aver dato fin pasto le vittime ai due ragazzi (Pirino e Del Grosso) arrestati per aver ucciso Luca Sacchi, scrive sul Tempo del 2 novembre Andrea Ossino. Per approfondire leggi anche: Luca Sacchi, sparito il cellulare del killer Mentre Repubblica scrive che dai tabulati emergono i contatti tra Giovanni Princi, amico di Luca Sacchi e Paolo Pirino "socio" di Valerio Del Grosso. Una telefonata prima dell'omicidio confermerebbe i legami tra i due gruppi di giovani. Sarebbe questa l'ulteriore conferma per gli inquirenti, a più di una settimana dall'omicidio di Luca Sacchi davanti a un pub nel quartiere dei Colli Albani a Roma, che i testimoni hanno mentito. Dubbi su princi li ha rivelati anche il papà di Luca Sacchi: "Un ragazzo che mio figlio conosceva: questa persona l'aveva rivista da 5 o 6 mesi, si conoscevano dai tempi del liceo. Ma non è mai salito a casa".

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