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Matteo Salvini e la statua da pistolero, il leghista Cantalamessa: "Cultura dell'odio, mortifica Napoli"

Giulio Bucchi
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"La scultura che vorrebbe raffigurare un Matteo Salvini violento con una pistola in mano mentre spara a dei migranti non è certo arte e definirla tale significa mortificare tutta la storia artistica di Napoli e della Campania", commenta il deputato napoletano della Lega Gianluca Cantalamessa. "Penso a personaggi di rilievo, De Filippo, Toto', Viviani, Vico, il cui talento ha inorgoglito la città in tutto il mondo e di cui noi italiani andiamo fieri. Non è bastato lo show nel cuore di Napoli del matrimonio tra il neomelodico Colombo e l'ex moglie di un boss camorristico. Ora anche presunte opere d'arte che mistificano la realtà per esaltare la cultura dell'odio. Tutto ciò svilisce il valore inestimabile della cultura napoletana per meri interessi di bottega di pochi, a cominciare dal peggior sindaco che Napoli abbia mai avuto. I napoletani meritano molto di più".     

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