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No tav, scontri nel nome di Greta Thunberg: "L'Alta velocità è un ecocidio che distrugge il pianeta"

Cristina Agostini
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Adesso i No Tav tornano a manifestare nel nome di Greta Thunberg. Visto che i Cinque stelle non tirano più, ora il movimento di protesta ribadisce il suo no all'Alta velocità sulla Torino-Lione rilanciando una battaglia ambientalista che ora può contare sull'appoggio di migliaia di giovani del Friday for Future, nato proprio dalla lotta ecologista della sedicenne svedese. Alla manifestazione lo striscione con la scritta "c'eravamo, ci siamo e ci saremo. Ora e sempre No Tav". Dietro di loro i gonfaloni dei Comuni della Valle con i sindaci in fascia tricolore. E ancora esponenti politici del Movimento 5 Stelle e di Rifondazione Comunista, la Fiom, una delegazione di Fridays for Future della Valsusa, Legambiente Piemonte. Numerosi anche gli striscioni che richiamavano all'emergenza ambientale come quello che recita "La Torino-Lione è un delitto climatico". "Il Tav è un ecocidio che contribuisce a distruggere il pianeta perché 30 anni di cantiere emetterebbero una quantità di Co2 che non si riuscirebbe a recuperare nemmeno in un secolo", ha detto uno dei leader storici deli No Tav, Alberto Perino. Leggi anche: "Mi auguro che Mattarella abbia capito". Sallusti, Greta e Sardine: cosa deve fare il Colle dopo quell'applauso "Nessuno può permettersi di peggiorare una situazione già drammatica del pianeta", ha aggiunto Perino ricordando che nonostante i processi e gli arresti di alcuni esponenti del movimento, "il popolo no Tav è qui per salvare il pianeta e le casse di questo povero Stato". «Ci davano per morti, ci danno sempre per morti ma noi siamo ancora qui per dire che ci siamo e ci saremo, sempre no Tav fino alla vittoria", ha concluso. 

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