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Anastasiya Kylemnyk, per lei il Tribunale ha disposto l'obbligo di firma: "Potrebbe reiterare il reato"

Caterina Spinelli
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Per il Tribunale del Riesame l'obbligo di firma nei confronti di Anastasiya Kylemnyk è un misura "appena sufficiente a mantenere un controllo" sulla fidanzata di Luca Sacchi al fine di "prevenire la reiterazione del reato". Proprio così perché la modella è stata considerata dagli inquirenti parte attiva all'interno della compravendita di droga che ha poi portato alla morte di Luca, colpito da un proiettile la notte del 23 ottobre scorso a Roma. Leggi anche: Luca Sacchi, parla il migliore amico: "Sottomesso a ogni volere di Anastasiya" "L'acquisto di ben 15 chilogrammi di marijuana denota uno stabile inserimento negli ambienti della droga da parte degli indagati, che evidentemente riforniscono una larga clientela, tenuto conto dell'ingente quantitativo della droga acquistata. Si tratta di un'attività che certo non è episodica ma viene svolta con abitualità", riferisce il Tribunale sulla ragazza, per poi precisare: "Non c'è dubbio che quella sera sarebbe dovuta avvenire una consegna, già concordata, di 15 chilogrammi di marijuana in cambio di un corrispettivo di 70.000 euro". Gli atti parlano di un giro di affari importante: "Lo stesso Giovanni Princi, amico del personal trainer - scrivono i giudici - ha dimostrato, legittimamente avvalendosi della facoltà di non rispondere di non voler interrompere i rapporti con la criminalità in vista di affari futuri". I due avrebbero dunque organizzato una trappola mortale nella quale ad avere la peggio è stato solo Luca. 

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