Cara scuola quanto mi costi
Università, volano le tasse
Novecentoeuro. È questa la spesa che le famiglie italiane potranno arrivare a spendereper il loro bambino che andranno a scuola. E questo a causa della raffica dirincari per zaini, astucci, quaderni e diari in vista dell'apertura dell'annoscolastico. Secondo quanto denunciato da Adusbef e Federconsumatori, ilmateriale scolastico costerà fino al 16% in più rispetto allo scorso anno. Adincidere in particolare, sottolineano le due associazioni di consumatori, sonozaini, astucci e diari, soprattutto quelli griffati, sempre più desiderati dairagazzini. Per questo tipo di spese, consigliano le associazioni, è necessarionon avere fretta in quanto “si possono risparmiare fino a 16 euro peracquistare uno zaino di marca, a patto però che si abbia il tempo perconfrontare i prezzi applicati in diversi punti vendita, scegliendo quello piùconveniente". Un'ulteriore spesa è quella relativa ai libri, che quest'annosi attesterà intorno a 440-450 euro annui, con un aumento del 3-5% rispetto al2008, cui si aggiungeranno i costi da sostenere durante l'anno per i ricambidel materiale didattico, per i quali si arriva a spendere anche 250-300euro". I consumatori avvertono: per i libri servono "maggioricontrolli rispetto al puntuale sforamento dei tetti di spesa fissati dalministero (che dovrebbero attestarsi, ad esempio, a cifre inverosimili come 286euro per la prima media e 320 euro per il quarto ginnasio in un liceoclassico)". E incitano alla promozione di “iniziative, anche via web, discambio o vendita di libri usati, incentivando anche l'editoria elettronica o,quantomeno, rendendo disponibili in rete gli aggiornamenti per le nuoveedizioni, senza obbligare l'alunno ad acquistare necessariamente un testonuovo". Università: volano le tasse - E il caro scuola investe anche gli atenei. Le tasche degli italiani risentiranno infatti anche a causa dell'incremento delle tasse universitarie, in continuoaumento dal 2002. Nel 2007, secondo gli ultimi dati disponibilidel ministero dell'Economia, ciascuno studente ha speso in tassee contributi più di mille euro (1.035 euro), ben 93 euro in più(+9,9%) rispetto all'anno prima quando la spesa è stata in mediadi 942 euro a testa (+7,7%). Si tratta dell'incremento deldecennio: nel 2002 per iscriversi all'università bastavano 742euro. In cinque anni, quindi, ogni famiglia per far proseguirenegli studi i propri figli ha sborsato quasi 300 euro in più (293euro, con un aumento del 39,5 per cento). Complessivamente, spiega il Tesoro nella Relazione generale sullasituazione economica del Paese nel 2008, nel 2007 il gettitoproveniente dalle famiglie per l'università è stato di più di 2miliardi, considerando i corsi di laurea e post laurea siastatali che non statali, comprese le università telematiche inespansione. Le risorse private hanno rappresentato il 32,3% deltotale dei finanziamenti, mentre la quota del Pil destinata afinanziare il sistema universitario rimane stabile allo 0,80 percento. Invece, le risorse pubbliche destinate all'istruzioneuniversitaria sono state di circa 18 miliardi, con un aumentonell'ultimo decennio del 23%. Nel 1998 ammontavano, infatti, a14,914 miliardi.