Yara, Massimo Bossetti dal carcere: "Pregate per me e per i miei figli"

di Vezzani Flaviadomenica 31 agosto 2014
Yara, Massimo Bossetti dal carcere: "Pregate per me e per i miei figli"
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Dalla cella di isolamento in cui si trova da oltre due mesi, Massimo Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio, si appella a Dio. A rivelarlo è il cappellano del carcere di Bergamo, Don Fausto Resmini:"Chiede che si interceda per sé e i familiari". In un'intervista a Credere, Don Resmini parla di una richiesta di aiuto arrivata da Bossetti. "Quell'uomo mi chiede conto di Dio, e io non posso negarglielo. Che sia innocente o colpevole, a me è affidato un uomo. E in nome del Vangelo io mi incontro con un uomo. Indipendentemente da come è dipinto dalla stampa, da come è visto dal magistrato, da come è trattato dall'amministrazione carceraria, da come finirà quest'indagine". "Né innocentisti né colpevolisti" - Il prelato prosegue: "E in quest'uomo, ora il più indesiderato e scomodo, io devo dare ascolto alla sua richiesta d'aiuto, camminare insieme a lui, anche sfidando il pregiudizio". Il direttore di Credere, Don Antonio Rizzolo spiega di non volersi immischiare nelle indagini né di voler prendere le parti di nessuno:"Lo dico chiaramente, noi di Credere non intendiamo entrare a gamba tesa in una difficile indagine in corso. Non siamo innocentisti o colpevolisti. E' fondamentale rispettare il lavoro degli inquirenti e della magistratura. Nell'intervista a Don Fausto c'è qualcosa di diverso, il racconto del mistero di un'anima e la riflessione sull'anima di ciascuno di noi, che aspira al bene, al bello, al cielo e spesso si trova avvolta dal male, sporcata e ferita". Bossetti si dichiara innocente e prega per la soluzione positiva del caso che lo vede coinvolto.