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Alimentazione, i quattro "veleni bianchi" che ci stanno rovinando la vita

di Gian Marco Crevatingiovedì 9 ottobre 2014
2' di lettura

Li assumiamo tutti i giorni, sono elementi base della nostra alimentazione, eppure sono estremamente pericolosi per la nostra salute. Stiamo parlando dello zucchero, del sale, della farina, e del latte: tutti bianchi e tutti, assunti in misura esagerata, estremamente dannosi per il nostro organismo. Vediamoli nel dettaglio. Il sale - Dovremmo utilizzarne al massimo un chilo all'anno mentre nel corso dei dodici mesi ne consumiamo almeno dieci volte tanto. Onnipresente nella maggior parte dei cibi confezionati, la sua assunzione eccessiva e duratura provoca: pressione alta, cattiva digestione, insonnia, tic nervosi, stanchezza cronica, perdita di calcio nelle ossa. Zucchero - Abituati fin da piccoli ad assumerlo in dosi elevate, continuiamo il leitmotiv pure in età adulta. Lo associamo spesso alla felicità e all'energia, ma è vero il contrario: alimenti ricchi di zucchero innescano un processo che produce insulina, che affatica moltissimo l'organismo e genera senso di affaticamento, ridotta capacità di concentrazione, poca lucidità mentale, stanchezza cronica, picchi e cali repentini di energia durante la giornata e nel lungo periodo la possibilità di diabete. Farina - Pane, panini, pasta, impasti di ogni tipo, grissini e brioche, la farina è ovunque. Quando mangiamo uno di questi alimenti, nel nostro organismo si forma una massa glutinosa che si muove lentamente e causa sonnolenza e costipazione.  Latte - Superati i due anni di età si riduce un enzima che permette l'assimilazione del latte, il "lattasi", che in età adulta è praticamente assente: in questo senso, assumere troppo latte non solo è inutile, ma pure dannoso. Tutto ciò può portare a intolleranze gravi che possono degenerare in gonfiori di ogni tipo, irritazioni del tratto intestinale, coliche e allergie.