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Vicenza, studenti vandali

obbligati a diventare spazzini

Michelangelo Bonessa
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 “Alle 6 di domenica mattina a ripulire le strade diVicenza, dotati di ramazze, scarpe antinfortunistiche e giubbotticatarifrangenti: questa l'attività che abbiamo concordato con i dieci ragazziidentificati tra i responsabili degli atti vandalici dell'ultimo giorno discuola in piazza San Lorenzo”. Lo ha annunciato l'assessore alla sicurezza delComune di Vicenza Antonio Dalla Pozza che ha sottolineato il significatoeducativo della punizione concordata per i fatti del 9 giugno scorso, quandodecine e decine di ragazzi avevano preso parte a lanci di uova, gavettoni efarina, sporcando e danneggiando la piazza, con conseguenti costi a caricodell'amministrazione comunale. “Puntiamoa responsabilizzarli” - “In seguito alle indagini della polizia locale - haspiegato Dalla Pozza - che ha raccolto e analizzato numerosa documentazionefotografica e vari filmati, e con l'aiuto delle scuole che hanno collaborato adare un nome a una parte dei responsabili, abbiamo individuato 10 studenti: 6minorenni e 4 maggiorenni, di cui due già universitari al momento dei fatti egli altri appartenenti a due licei cittadini. Abbiamo quindi convocato iragazzi e le loro famiglie e, insieme, abbiamo deciso quale strada seguire.Anziché sanzionarli pesantemente, abbiamo loro applicato una multa di 23 eurociascuno per l'imbrattamento della piazza. Ma, in alternativa all'obbligo delripristino dello stato dei luoghi a loro spese, abbiamo anche concordato unimpiego in un'attività socialmente utile. Di qui l'accordo di farli uscire congli operatori ecologici alle 6 della domenica mattina e, per la sola ragazzache fa parte del gruppo, l'individuazione di un'altra attività di volontariatonella cura dei bambini”. L'assessore Dalla Pozza, che sottolinea “l'aspettoinnovativo di una modalità di stampo americano che punta all'educazione e allaresponsabilizzazione dei giovani”, scriverà a tutti i presidi delle scuolesuperiori della città, evidenziando il percorso scelto e proponendo di aprireassieme a tutti gli studenti una riflessione sul valore dei beni dellacollettività e sul significato del volontariato sociale. Nel frattempo sipenserà per tempo a come affrontare la fine dell'anno scolastico appenainiziato: “Episodi come quello del 9 giugno - dichiara Dalla Pozza - non dovrannopiù ripetersi. Non escludo che, con la collaborazione degli studenti stessi, sipossa individuare un luogo dove consentire di festeggiare, magari anche con igavettoni, senza però danneggiare gli spazi pubblici e disturbare i cittadini.L'alternativa alla quale non voglio dover arrivare è transennare emilitarizzare piazza san Lorenzo: sarebbe un modo davvero deresponsabilizzantedi intendere il rapporto con gli studenti della nostra città”.

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