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Cnr, un milione di italiani

è un drogato occasionale

Silvia Tironi
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Almeno unmilione di italiani fa uso occasionale di droghe, 300 mila sono i consumatoriabituali. Il quadro è tracciato da u'indagine epidemiologica del Cnr. “Non raccontiamocifrottole, è questa la fotografia del mondo in cui viviamo”, commenta amaramenteil responsabile della comunità di San Patrignano, Andrea Muccioli: “Droghe smerciate e consumate in massa e sotto gliocchi di tutti. Nuovi beni di consumo alla portata di tutte le tasche, persinoquelle dei disoccupati, categoria sociale a più forte consumo di cocaina, comeci rivela il Cnr. Ma il bello è che non gliene frega niente a nessuno. Laricerca del Cnr - sottolinea in una dichiarazione il coordinatore dellacomunità di recupero dalla tossicodipendenza più grande d'Europa - ci sbatte infaccia una realtà che la maggior parte degli italiani non vuole o finge di nonvedere: cresce a dismisura il numero dei tossicodipendenti. E come se nonbastasse, la metà di loro afferma candidamente di comprare la droga al bar e indiscoteca, mentre il 99% di chi si inala o inietta la polvere bianca, si mettetranquillamente alla guida di un'auto dopo averlo fatto”. Secondo Muccioli,questo “è il segno drammatico dei nostri tempi e della vita che conduciamo nelnostro Paese. È come se si viaggiasse in una macchina completamente fuoricontrollo, condotta da un pazzo, che guida sempre più forte e in preda aglieffetti delle droghe che ha preso. Con compagni di viaggio come questi -avverte - anche i più piccoli rischiano di seguire presto la stessa strada.Saranno i nuovi ingressi nel mondo della droga”. Secondo l'indagine,il numero di consumatori occasionali di cocaina è in continua crescita: dal2001 ad oggi, dice il Cnr, gli italiani che hanno fatto uso della ‘polverebianca' almeno una volta all'anno sono passati da 400 mila (l`1% dellapopolazione residente fra i 15 ed i 64 anni) a circa un milione (2,2% dellapopolazione). Stabili i consumatori abituali, circa 300 mila (0,7%), appunto.L'indagine, presentata oggi nel corso di un convegno a Roma da Sabrina Molinaro, ricercatricedell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche diPisa, evidenzia come a consumare cocaina siano soprattutto giovani fra 15 e 35anni, ma ad aver aumentato vertiginosamente il loro contatto con questa drogasiano i 35-44enni, che dal 2001 sono decuplicati. I maschi dono il doppio delledonne sia per quanto riguarda i consumi occasionali che quelli abituali.Sorprendente il dato che riguarda le categorie professionali: il primato deiconsumi va ai disoccupati, seguono gli artigiani, i commercianti e gli operai.Lombardia, Lazio, Piemonte e Liguria le regioni dove si registrano i consumimaggiori. La maggior parte di coloro che consumano cocaina - in prevalenzainalata, ma c'è chi se la inietta - fa uso anche di altre sostanze, e la quasitotalità (99%) ha guidato dopo aver assunto cocaina. Primato lombardo - La regione in cui la cocainaregistra prevalenze di consumo maggiori è la Lombardia, con il 3,4%dei residenti fra i 15 ed i 64 anni; seguono Lazio (3,2%) Piemonte (3%) e Liguria(2,6%)", precisa la Molinaro. Per quanto riguarda i sessi, "sono inmaggioranza i maschi, circa il doppio rispetto alle donne: sia per ciò cheriguarda i consumatori frequenti (1,1% uomini, 0,5% donne), sia per quantoriguarda il consumo occasionale, dove gli uomini registrano una prevalenzad`uso che cresce dall`1,8% dei 15-64enni intervistato nel 2001 al 3,4% del2008, mentre le donne passano dallo 0,7% all`1,5%". Disoccupati in testa – Un dato che merita di esseremesso particolarmente in luce riguarda il primato del consumo, che va assegnatoai disoccupati: “Nel 2008 il primato va a chi non ha un impiego: il 5% deipartecipanti allo studio senza lavoro riferisce infatti l'uso di cocainadurante lo scorso anno; seguono artigiani (3,9%), commercianti (3,2%) e operai(3%), imprenditori e dirigenti (2,8%), studenti (2,6%), impiegati (1,5%) e,sotto l`1%, casalinghe e pensionati. La classifica è quindi del tutto invertitarispetto al 2001 e al 2003, quando erano manager e titolari di azienda quelli conprevalenze maggiori". Non solo cocaina - La maggior parte di quanti consumanococaina fa uso anche di altre sostanze: il 74% fuma sigarette quotidianamente,l`85% cannabis saltuariamente. "Un dato costante dal 2001", commentala ricercatrice del Cnr, "mentre è aumentato dal 10% al 15% tra il 2003 eoggi l`uso di eroina da parte dei consumatori di cocaina". Frequente anchela combinazione con l'alcool: tra i forti bevitori il consumo di cocaina è 15volte più diffuso che nella popolazione media. Molti i comportamenti a rischioattuati in concomitanza dell'uso di questa sostanza, nonostante l`ammissionedegli effetti deleteri che essa provoca. Sballati alla guida - Al volante sotto l'effetto dicocaina. Succede sempre più spesso, con conseguenze a volte tragiche. Secondoil quadro tracciato da Sabrina Molinaro, ben il 99% dei consumatori ha guidatol'auto dopo aver assunto polvere bianca. Tra quanti si sono messi in macchinasotto l'effetto della droga, il 42% ammette di averlo fatto una decina di voltanel corso dell'anno e il 34% addirittura abitualmente, mentre solo il 25% incasi eccezionali. Non solo. Il 56% dei consumatori frequenti riferisce unadiminuzione nel proprio rendimento lavorativo a causa dell'uso della sostanza,il 68% è rimasto coinvolto in incidenti stradali, il 55% ha avuto incidentidomestici o ferimenti, il 38% problemi giudiziari, il 30% esperienze sessualidi cui si è pentito, elenca la ricercatrice, che aggiunge: «i luoghi pubblicisono indicati dai consumatori come quelli dove è più facile reperire lasostanza, con una diversità tra i due generi: i maschi prediligono la strada ei parchi (50%), mentre le donne soprattutto i bar e la discoteca (40%). Il 2%dei consumatori riferisce di comprarla su internet».

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