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Rai, Vespa costa troppo

Contratto non approvato

Silvia Tironi
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“Mi pare giusto che il Consiglio d'Amministrazionedella Rai abbia chiesto un approfondimento su tutti i contratti da rinnovare (enon soltanto sul mio). Si potrà così constatare che alcuni elementi del miocontratto risalgono al 2001 (non a caso sono pagato con l'equivalente in lire)e altri al 2004. Se si pensa che quando entrerà il vigore il prossimo contrattol'inflazione del decennio sarà intorno al 22 per cento è più facile ragionare.Anche tenendo conto che dovrò liquidare alla Rai una quota di molte mieprestazioni professionali esterne e che il nuovo garantito coprirà 26trasmissioni in più del precedente”. Così Bruno Vespa interviene sulla notiziadi un rinvio da parte del Cda Rai dell'esame del rinnovo del suo contratto,giudicato troppo costoso in un momento di grande contenimento dei costi daparte dell'azienda per arginare gli effetti della crisi. A richiedere il rinvioè stato il consigliere Angelo MariaPetroni, che avrebbe chiesto al direttore generale Mauro Masi diriconsiderare l'accordo - che conterrebbe un ritocco al rialzo del 20% per ilcompenso del conduttore - anche alla luce del piano industriale. Un'ideaaccolta dal dg, che si sarebbe riservato di approfondire la questione eripresentare la proposta di contratto. Una decisione unanime,quella presa dal Cda della Rai, di rinviare sul rinnovo del contratto perVespa. Un accordo che nei termini attuali risulterebbe troppo oneroso perl'azienda, specie in previsione di un rosso di bilancio di circa 600 milionientro il 2012. Tutto il Cda, compreso il dg Mauro Masi, avrebbe concordatosulla necessità di approfondimenti sul contratto, prima di riportarlo inConsiglio per l'approvazione. Secondo l'accordo attuale, firmato nel 2005 pertre anni, con un'opzione fino al 2010, Bruno Vespa percepisce un minimogarantito di 1 milione 187 mila euro all'anno come ideatore, autore econduttore di Porta a porta. Cifra che, nel nuovo contratto, si diceva potessesalire a 1 milione 600 mila euro. Ora gli uffici competenti valuteranno lasituazione, partendo dal presupposto che la cifra è eccessiva, specie secombinata ad un contratto triennale. Si potrebbe ragionare allora su uncompenso minimo inferiore, o più o meno analogo ma spalmato su più anni. “Mi dispiace tuttavia - aggiungeVespa - che le fughe di notizie riguardino sempre e solo il mio contratto. Midispiace che si dimentichi che nel 2001 il direttore generale Cappon stabilìlui la cifra calcolando il quindici per cento in meno di quanto offerto a GadLerner e Fabio Fazio per due trasmissioni meno importanti di 'Porta a porta'(una terza serata religiosa del sabato su Raiuno e una seconda serata suRaidue) che mai si fecero. Mi dispiace che non si pubblichino i contratti delcompianto Enzo Biagi, il contratto precedente e quello attuale di Fabio Fazio,quello di Daria Bignardi e altri ancora. Io sono pronto a confrontarmipubblicamente con tutti. Peccato che mi manchino gli interlocutori”.

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