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Viviana Parisi: “Poteva essere ritrovata con Gioele il giorno dopo la scomparsa”, immagini satellitari ignorate

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I corpi di Viviana Parisi e di Gioele Mondello potevano essere trovati già il 4 agosto, ovvero il giorno dopo la scomparsa. È quanto assicura Pier Matteo Barone, archeologo forense e geofisico che lavora come professore all’università americana di Roma. “Bastava utilizzare le immagini satellitari - ha spiegato l’esperto a LaPresse - scaricarle e con filtri per amplificare le anomalie nella banda del Nir rilevare la presenza di corpi”. Il professore ha anche mostrato le prove a sostegno di ciò che afferma: “Ieri con le informazioni messe a disposizione dai media ho scaricato un’immagine satellitare del 4 agosto ed elaborandole si vedevano delle anomalia nella vegetazione del bosco di Caronia, riconducibili a due corpi”.

I quali quindi potevano essere trovati subito: “Il problema è che manca la volontà di modernizzare protocolli e tecniche di ricerca dei corpi e degli scomparsi nell’ambito dei corpi dello Stato. Questi ultimi ignorano totalmente le immagini satellitari e fanno riferimento ancora ad antichi e antiquati sistemi”. Anche i droni non sono risultati utili nelle ricerche di Gioele: “Sono provvisti di sensori ottici che non servono, soprattutto quando si perlustra una vegetazione così fitta. Servirebbero dei sensori termici o Lidar”. Ma non è tutto, perché sempre dall’immagine satellitare risulta che “il corpo di Gioele il 4 agosto si trovava a 50 metri da dove sono stati ritrovati i resti ieri. Ed era un corpo unico”. Ciò avvalora l’ipotesi secondo cui il piccolo Gioele sarebbe stato trascinato e smembrato dagli animali. 

 

 

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