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Viviana Parisi, è stato omicidio-suicidio: "Progettato da tempo", la tragica fine di Gioele

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La famiglia di Viviana Parisi e Gioele Mondello continua a sostenere che la dj 43enne non avrebbe mai ucciso il figlio, ma gli inquirenti sembrano procedere sempre più convinti verso la pista dell’omicidio-suicidio. Anzi, per la Procura di Patti la donna probabilmente aveva già in mente da tempo di uccidere il bambino di 4 anni per poi togliersi la vita: non a caso la mattina del 3 agosto aveva lasciato il cellulare a casa, rendendosi intenzionalmente irreperibile. Che avesse già architettato il suo piano di morte? Secondo le ricostruzioni Viviana era intenzionata a raggiungere un viadotto sulla Messina-Palermo dal quale lanciarsi con Gioele, ma l’incidente ha cambiato le carte in tavola.

Allo stato attuale delle indagini, gli inquirenti hanno ragione di ritenere che il particolare stato psichico della donna avvalori l’ipotesi dell’omicidio-suicidio. Secondo gli inquirenti Viviana è salita sul traliccio per suicidarsi, lanciandosi da un’altezza di circa 15 metri: il cadavere è stato ritrovato a circa tre metri di distanza dalla base del pilone, segno che la donna non è caduta accidentalmente (altrimenti il tonfo sarebbe stato verticale e perpendicolare) ma si è lanciata nel vuoto come se stesse saltando da un trampolino. Prima di farlo avrebbe strangolato il piccolo Gioele, che poi sarebbe stato successivamente smembrato e trasportato dagli animali. Ma su quest’ultimo punto la famiglia non ha alcuna intenzione di cedere, ritenendo che Viviana non avrebbe mai ucciso il figlio e che questo possa essere rimasto mortalmente ferito nell’incidente in autostrada, anche se non è stata trovata alcuna traccia di sangue. 

 

 

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