Pensioni, Tremonti frena:
"Con me nessun taglio"
I tagli allepensioni non s'hanno da fare. Parola di Giulio Tremonti. E "sela parola è tagli mai finché ci sono io". Il ministrodell'Economia non ammette repliche, e rassicura che non ci saranno tagli allepensioni. "Non è come parlare di riforma delle Rc auto, è la vita dellagente" ha sottolineato il ministro a Bruxelles, citando una frase dell'excancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Ed ha spiegato che "la manovra sulsociale va fatta lasciando i soldi sul sociale. E' demenziale pensare diprendere i soldi delle pensioni per metterli in un'altra voce. Dunque deverestare sociale su sociale". Al terminedel Consiglio Ecofin a Bruxelles Tremonti ha poi confermato che la Commissione europea approva il Dpefgià previsto dal governo e non chiede nuove manovre. "La Commissione - hadichiarato - ci dice che non dobbiamo fare nuove manovre, dobbiamo soloconfermare quel che c'è già". Il riferimento è alla raccomandazione che Bruxellespresenterà domani, e che chiede all'Italia il rientro del deficit sottoil 3% del Pil entro il 2012. Ilministro si è mostrato molto soddisfatto del documento di Bruxelles: "Nonè comune, non è frequente che un Dpef sia approvato così com'è dallaCommissione europea". "La valutazione (della Commissione) - ha detto- è stata oggettivamente molto positiva. Non è nelle nostre sorti usuali avereapprovato il documento programmatico e averlo approvato con considerazioni cosìpositive". Per Tremonti, con il via libera di Bruxelles "ora abbiamoun presupposto per tre anni". "Tuttidevono prendere una medicina - ha proseguito - a noi è stata data lapossibilità di andare a curarci per primi ma di prenderla a piccole dosi. Equesto schema è nel nostro Dpef. La medicina devono prenderla tutti, ma averela possibilità di curarsi prima è meglio". In effetti, secondo il titolaredell'Economia, il taglio del deficit dello 0,5% l'anno dal 2010 "èesattamente come previsto, altri Paesi hanno avuto grandi sorprese". "Sec'è stato un effetto di un anno e mezzo di politica è stato il rientrodell'Italia nella relativa normalità" ha quindisottolineato il ministro. "Noi, andando al governo - ha osservato Tremonti- abbiamo trovato impegni di spesa molto lunghi (dell'esecutivo Prodi), matutti tutti finanziati sull'ipotesi di crescita". Ebbene, "noiabbiamo confermato tutti gli impegni di spesa pur in assenza di crescita",per un totale di 70-80 miliardi di euro. Poi, aicronisti che gli chiedevano un commento sugli ultimi sviluppi della vicenda Cosentino, harisposto: ''A Bruxelles parlo solo di quello che è successo qui. Non è che nonvoglio rispondere, è che escludo domande fuori dall'argomento di oggi, quiparliamo solo di Europa...". Insieme aTremonti ha incontrato la stampa anche il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, ilquale ha spiegato che, "per il criterio iniziale, quello delle condizionipre-crisi, e cioè il nostro livello di debito, inizieremo l'aggiustamento dal2010 che sarà spalmato nei tre anni". Il direttore generale ha parlato di"un trattamento ottimo per l'Italia", in quanto "consente diavere un aggiustamento triennale uguale al minimo, e cioè allo 0,5% del Pil peranno". Dunque, haconcluso Grilli, "non c'è un'accelerazione, è un trattamento che riconoscel'atteggiamento di prudenza nella gestione delle finanze pubbliche, e che nonrappresenta alcun rischio ulteriore alla nostra ripresa".