Ris, indagato il comandante
Presentate le dimissioni
Ilcolonnello Luciano Garofano, 56 anni,storico comandante del Ris di Parma, ha lasciato l'Arma dei carabinieri. Èstato protagonista delle indagini sui più scottanti, famosi e controversi fattidi cronaca nera degli ultimi anni. La notizia arriva insieme a quella della suaiscrizione nel registro degli indagati per un presunto uso improprio dei mezzie delle strutture del Ris nell'ambito delle sue consulenze, ma non sarebbequesta la ragione per cui ha deciso di appendere l'uniforme al chiodo.Piuttosto andrebbe cercata nella decisione del Comando generale di trasferirlo da Parma a Roma, dopo la sua mancata elezione alle ultime elezioniEuropee. Decisione alla quale sono seguite le carte bollate, ma che è stataconfermata dal Consiglio di Stato: la risposta di Garofano sono state ledimissioni. Inchiesta - Diverse leipotesi di reato che gli sono contestate: peculato, truffa, falso ideologico inatto pubblico. Tutto nasce da una denuncia dell'avvocato Carlo Taormina, acerrimo avversario di Garofano ai tempi delprocesso ad Annamaria Franzoni, allaprocura militare di Roma. Così ricostruisce la vicenda lo stesso Taormina: «Dueanni fa presentai al pm militare Barone una denuncia su tutte le consulenzesvolte da Garofano come consulente di varie procure, e non come comandante delRis. Garofano ha utilizzato attrezzature e personale appartenente all'Armadurante l'orario di ufficio e ha percepito i compensi dalle consulenze tecnicheaffidategli». Secondo Taormina, al vaglio del pm di Parma Paola Dal Monte, cuisono stati trasmessi per competenza gli atti dalla procura militare di Roma, visarebbero una quarantina di consulenze svolte da Garofano dal 2002 al 2009 tracui quelle per inchieste come Cogne, Garlasco, Erika ed Omar, Via Poma.