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Milano, il Comune condona l'affitto al campo rom: stop al canone per 8 anni. Ma tartassano i commercianti

Costanza Cavalli
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Per aiutare cittadini, imprenditori, commercianti a sopravvivere dopo l'emergenza Covid-19 del marzo scorso il Comune ha cercato, con scarsi risultati e ancor meno risorse, di ridurre di qua e abbuonare di là. Spesso il Municipio ha preso decisioni contraddittorie o quantomeno sgangherate (pensate alla questione dell'Area B, che penalizza chi non può permettersi di cambiare automobile), ma è sembrato non avere tentennamenti né remore economiche nel supportare una categoria, i rom: pochi giorni fa, per la seconda volta, ha sospeso loro il pagamento dell'affitto per risiedere nei campi autorizzati. È di sabato la determinazione comunale che ha per oggetto la «prosecuzione della sospensione e differimento del pagamento delle tariffe giornaliere per la permanenza e i servizi generali, nelle aree autorizzate di via Negrotto, via Chiesa rossa, via Bonfadini e del Villaggio Martirano per i mesi di giugno, luglio, agosto, settembre 2020».

 

ALTRE MISURE
Vediamo alcune delle operazioni messe in campo per aiutare i milanesi: ai negozianti il Comune ha concesso gratis le occupazioni temporanee di suolo pubblico per allestire i dehors. Alle imprese che hanno subìto la chiusura forzata durante l'emergenza sanitaria è stato fatto uno sconto del quaranta per cento sulla parte variabile della Tari, la tassa relativa alla gestione dei rifiuti. Non un granché, il centrodestra aveva chiesto di eliminarla del tutto, visto che nel periodo del lockdown né negozi né bar né ristoranti avevano usufruito del servizio. Palazzo Marino ha poi pensato, dopo aver sospeso a marzo il pagamento delle bollette relative ai primi tre mesi dell'anno, un piano di rateizzazione per i canoni di affitto di locali e dei negozi di proprietà comunale. Idem per le case popolari: chi vive negli appartamenti gestiti da Mm ha goduto di una proroga sul pagamento del canone e delle spese fino al 30 settembre e ha avuto anche la possibilità di rateizzarle. I cittadini in difficoltà nel pagamento dell'affitto della propria abitazione hanno potuto godere di un contributo, per un massimo di 1.500 euro.

 

Altro provvedimento ha riguardato l'addizionale Irpef, l'imposta sul reddito: è stata alzata la soglia di esenzione dal pagamento da 21 a 23mila euro di reddito annuo imponibile. Tuttavia qualcuno ricorderà che il sindaco Giuseppe Sala aveva promesso che avrebbe esentato dall'addizionale i contribuenti fino a 28mila euro. Il primo cittadino ha poi prorogato al 15 dicembre le scadenze di affitti demaniali e l'imposta sulla pubblicità. Ci sono i voucher taxi per determinate categorie e gli incentivi per l'acquisto di automobili e moto a basso impatto ambientale e di biciclette elettriche, ci sono stati i buoni spesa (il sito internet andò in tilt per giorni). Si poteva, e si doveva dice l'opposizione, fare molto di più. E da qualche parte è stato fatto. Secondo il documento di cui sopra, infatti, «considerato che: la situazione emergenziale dovuta alla diffusione del Covid-19 è ancora in essere e lo stato d'emergenza sanitaria è stato prorogato al 31 Gennaio 2021», il Comune ha «ritenuto necessario» approvare «la sospensione e il differimento del pagamento delle tariffe» nei campi rom autorizzati per il periodo giugno-settembre. La sospensione del canone era già stata prevista per il periodo da febbraio (quando ancora l'emergenza non c'era) a maggio.

PIANO DI RIENTRO
Fin qui, anche se con qualche agevolazione in più rispetto ad altri cittadini, sarebbe un'operazione in linea con le attitudini della giunta Sala. Ma il problema è: al termine della sospensione dei pagamenti, il Comune come recupererà le somme dovute? Se ne prevede «la rateizzazione o la corresponsione in un'unica soluzione», si legge nella determinazione, «a seconda delle possibilità e delle condizioni economiche degli adulti e dei nuclei familiari con minori presenti nelle suddette aree autorizzate, che verranno accuratamente valutate al termine della situazione emergenziale dai servizi preposti». Ovvero con percorsi personalizzati che neanche dal dietologo, per cui quei canoni (che variano dai 2,50 ai 4,50 euro al giorno) semplicemente non verranno mai incassati.

Visto che gli abitanti di via Martirano, via Negrotto, via Chiesa rossa e via Bonfadini, non sono usi corrispondere l'affitto, per le casse del Comune probabilmente non cambia nulla: nel villaggio Martirano appena il 20% della quota d'affitto totale viene versata e nei primi anni di attività dello stesso Palazzo Marino ha incassato 5mila euro a fronte dei 25mila dovuti. In Chiesa Rossa paga solo una famiglia su 47. Tanto che Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega, ha commentato che «la decisione del Comune di sospendere nuovamente il pagamento delle tariffe giornaliere agli abitanti dei campi rom fa abbastanza sorridere. Nei fatti non cambia nulla. Mi chiedo come possa il Comune continuare a farsi prendere in giro dai rom». Insomma, a Milano conviene essere rom.

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