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Le Iene, il giudice che accusa Salvini si fa aprire il ristorante in zona arancione: imbarazzo in magistratura

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È la classica storia all’italiana, dove i divieti valgono solo per i cittadini “normali” e non per i “privilegiati”, questa volta però il protagonista è un giudice, Nunzio Sarpietro, il gup del processo per la nave Gregoretti che vede l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini indagato per sequestro di persona. Come riportato in un servizio de Le Iene che andrà in onda oggi, martedì 16 febbraio, su Italia 1, il 28 gennaio scorso quando Roma e tutto il Lazio erano in zona arancione, ergo bar e ristoranti chiusi tutto il giorno se non per l’asporto, il giudice si gode un bel pranzo a base di pesce seduto in un noto ristorante. Ecco quindi nel servizio Sarpietro che prima va a raccogliere le dichiarazioni dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte, poi tiene una veloce conferenza stampa con i giornaliste e subito dopo si reca appunto nel locale. 

 

 

A documentare il tutto è l’inviato de Le Iene Filippo Roma che entra nel ristorante e sorprende il giudice seduto a tavola con la figlia e un giovane, presumibilmente il suo fidanzato. Preso in castagna Sarpietro prova a difendersi: “Guardi, io sono qua con mia figlia, l’unico posto in cui potevo stare con lei in un momento tranquillo. E non è minimamente, non c’è niente guardi…”. Sì, ok, sottolinea Roma, ma “non è grave che un uomo di legge sia il primo a non rispettarla?”. Il giudice si arrampica sui vetri: “No, non è un rispetto della legge, se c’è una contravvenzione la pago”. E ancora, il mea culpa: “Ho sbagliato, lo ammetto, lo confesso”.

 

 

 

Il ristoratore da parte sua è molto preoccupato, sa benissimo che questa violazione gli può costare carissima: per un pranzo da 200 euro, infatti, rischia una multa da 4000 euro: “Lo sai come mi hanno prenotato?", prova a difendersi, "come promessa di matrimonio”.

 

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