Coronavirus, chi viola la quarantena è "impunibile": altro disastro, il cavillo "salva-untori"

martedì 2 marzo 2021
Coronavirus, chi viola la quarantena è "impunibile": altro disastro, il cavillo "salva-untori"
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Sei positivo al coronavirus e giri indisturbato? Allora scampi alle sanzioni. Sembra assurdo, ma è tutto vero. La legge ad hoc per fermare i furbetti, fa ancora una volta flop. In Parlamento, - è quanto si legge sulle pagine del Corriere della Sera - il 22 maggio 2020 in sede di legge di conversione del decreto, passò inosservata, e di conseguenza inapplicata dai Comuni, l’aggiunta di una condizione per chi, positivo al Covid-19, violi la quarantena. Ad aggiungersi alla positività, per poter finire nei guai in caso di violazione delle regole, serve ricevere una ordinanza del sindaco.

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Peccato però che da un anno a questa parte nessun sindaco di alcun Comune abbia mai consegnato questa ordinanza al cittadino positivo per intimargli di stare a casa. Da qui il cavillo che rende impunibile chi si sottrae all’isolamento e viola la quarantena. In principio la legge puniva il reato "con l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5.000 euro". Ma in realtà non si rischia nulla anche se si viola il divieto assoluto di allontanarsi da casa. Il tutto - prosegue il Corsera - si somma alla impercorribilità del reato di "epidemia colposa" per l’impossibilità di provare un nesso di causa tra la circolazione della persona positiva e il momento del contagio di altre specifiche persone; sia alla inservibilità anche dell’"inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità".

Quest'ultima contravvenzione tarata sulla mancata ottemperanza a provvedimenti amministrativi individuali e concreti e non idonea a sanzionare violazioni di norme generali e astratte come nei Dpcm. A chiedere che questi vengano accantonati Matteo Salvini. "Per norma costituzionale è giusto tornare verso i decreti. Questa sarà una sfumatura per chi ci ascolta, ma anche il rispetto della norma e della Costituzione deve tornare a prevalere. Quindi che sia l'ultimo Dpcm. Poi si passi ai decreti approvati dal presidente della Repubblica e dal Parlamento". Magari con la certezza di punire chi non rispetta la legge.

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