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Denise Pipitone, "il Dna lo esclude". Indiscrezione pazzesca dalla Russia: perché Piera Maggio ora spera davvero

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Si continua a stare col fiato sospeso per la storia di Denise Pipitone, la figlia di Piera Maggio scomparsa Mazara del Vallo, in Sicilia, nel 2004 a 4 anni. Da quando si è fatta avanti Olesya Rostova, una ragazza russa che ha raccontato in tv di essere stata rapita da bambina, la speranza che si tratti proprio della piccola Denise aumenta sempre di più. Tra l’altro il Dna della Rostova è stato comparato di recente con quello di una famiglia russa che aveva denunciato la scomparsa di una bambina tanti anni fa. Ma non è stata riscontrata alcuna parentela.

 

 

 

Lo scoop è stato raccontato a Pomeriggio Cinque nel salotto di Barbara D’Urso.  In particolare, il codice genetico della giovane è stato comparato con quello di una presunta madre russa, Valentina Khariova. Ma, stando al test, Olesya non sarebbe la figlia biologica di Valentina. Intanto i familiari della piccola Denise aspettano con ansia e cautela: “Attendiamo il gruppo sanguigno di Olesya, appena lo avremo lo confronteremo con quello di Denise. Se è compatibile si procederà con il prelievo e l'esame del Dna”, ha detto all'Adnkronos Giacomo Frazzitta, il legale di Piera Maggio.

 

 

 

Per quanto riguarda Olesya, la ragazza – come lei stessa ha raccontato – è stata trovata quando aveva solo cinque anni in una stazione in compagnia di una nomade. In un secondo momento è stata affidata a un orfanotrofio. Tra l’altro, adesso ha la stessa età che avrebbe oggi Denise. Purtroppo, però, della sua infanzia non ricorda nulla.

 

 

 

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