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Fedez, Franco Di Mare ribalta il quadro: “Censura? No, manipolazione. Attendiamo scuse”

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E venne il giorno dell’audizione in Commissione parlamentare di Vigilanza di Franco Di Mare. Il direttore di Rai3 ha provato a ribaltare il quadro sul caso Fedez. Il marito di Chiara Ferragni ha sollevato un polverone sul palco del concertone del Primo Maggio, accusando i vertici di Viale Mazzini e gli organizzatori dell'evento di aver provato a farlo “adeguare al sistema” per via del suo intervento “scomodo” sul ddl Zan e contro la Lega. “La Rai è stata crocifissa e condannata prima ancora che Fedez salisse sul palco - ha dichiarato Di Mare - possiamo rimediare? Mi auguro di sì, ma il danno è gigantesco”. 

 

 

Il direttore di Rai3 ha detto di aspettarsi “delle scuse che non arriveranno mai, io temo”. Dopodiché ha affondato il colpo su Fedez, accusato di aver iniziato “una polemica basata sulla manipolazione dei fatti, che avrebbe dovuto dimostrare nelle intenzioni dell’autore l’esistenza di una censura che non c’è mai stata”. Questo però lo aveva premesso proprio il rapper prima di salire sul palco, denunciando una richiesta di “adeguarsi al sistema” e specificando che si assumeva la responsabilità del suo intervento, che era stato ritenuto “non opportuno” dalla vicedirettrice di Rai3, Ilaria Capitani

 

 

Dopo aver ribadito che “la Rai non ha chiesto il testo”, Di Mare ha specificato che “le scelte editoriali di chi produce l’evento non competono alla nostra azienda. I temi da veicolare sono di esclusiva pertinenza degli organizzatori che decidono il tono da dare alla serata e lo comunicano alla Rai”. 

 

 

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