Ivan il messinese, il mercenario italiano al soldo di Putin: la clamorosa pista criminale, dalla Sicilia all'Ucraina

giovedì 6 maggio 2021
Ivan il messinese, il mercenario italiano al soldo di Putin: la clamorosa pista criminale, dalla Sicilia all'Ucraina
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Un uomo 28enne, nato a Messina, è stato arrestato nell'ambito delle indagini del Ros che vedono coinvolto il giovane in un gruppo criminale di mercenari filorussi, impiegati nel conflitto in Ucraina. Da anni ormai il Paese e spaccato in due, i filorussi a Est che richiedono l'annessione alla Russia, e i filo-europeisti a Ovest, che invece chiedono di diventare Stati membri dell'Unione europea. Il 21 novembre 2013, l'allora presidente ucraino Janukovych, rifiutò all'ultimo di siglare un accordo di associazione con l'Unione europea. Insorsero i filo-europeisti ucraini dando luogo a proteste di piazza che, poco dopo, si trasformarono in conflitti armati. 

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In particolare, il conflitto si consuma nella regione del Donbass, con la contesa di Donetsk e Luhansk, dichiarate Repubbliche popolari indipendenti e ora roccaforti dei filorussi. Proprio nel Donbass, il 28enne messinese combatteva dal 2016 come mercenario per le milizie filorusse. Ivan il messinese, come è stato soprannominato, faceva parte di un gruppo criminale impegnato in più Stati. Il Ros indaga ora sulla struttura organizzativa criminale attiva nell'area tra l'Italia e l'Ucraina, che recluta e finanzia mercenari, destinati a far parte delle milizie separatiste filorusse. Il ragazzo è stato arrestato all'estero, e riportato in patria per essere processato per le attività di "combattente illegittimo".

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Le ricerche si sono svolte nelle siciliane Messina e Lodi, ultime città dove era stanziata la famiglia del ricercato. L'uomo era stato segnalato alle autorità, in quanto condivideva sui social le proprie attività militari irregolari. Nei commenti, sono molte le persone che chiedono al 28enne come intraprendere la stessa strada. Tracce dell'esistenza di una organizzazione criminale che assolda mercenari destinati a combattere sul fronte Ucraino, risalgono già al 2018, da un'indagine condotta sempre dal Ros. Proseguono ora le perquisizioni per scoprire la rete di persone coinvolte nell'attività criminale internazionale. Anche chi ha agevolato e finanziato le attività dei mercenari nella regione del Donbass. L'arresto di stamattina, 6 maggio 2021, è avvenuto con il supporto dei Comandi Provinciali di Messina e Lodi. 

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