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Coronavirus, famiglia devastata a Ferrara: in pochi giorni morto il bimbo prematuro nato dalla mamma intubata e la nonna

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Una tragedia familiare a Cona, Ferrara, ancora per colpa del Coronavirus. Non ce l'ha fatta il bimbo nato prematuro lo scorso 15 aprile da una mamma di 35 anni intubata a causa del virus. Il piccolo, di origine marocchina, è morto dopo poco più di un mese. Come spiega il Resto del Carlino, il piccolo è spirato il 22 maggio: era nato prematuro a 27 settimane, e pesava alla nascita solo poco più di un chilo. Un parto indotto dalle gravi condizioni della madre: una volta venuto alla luce, il neonato non è mai uscito dalla terapia intensiva, fino al drammatico epilogo. 

La donna 35enne, le cui condizioni di salute sono invece fortunatamente migliorate (è uscita dal coma e sta procedendo alla lenta ripresa con sedute di fisioterapia), è riuscita appena in tempo ad abbracciare il figlioletto venerdì, poche ore prima della sua morte. "L'ha stretto a sé per la prima e per l’ultima volta", ha spiegato il padre, distrutto, al quotidiano emiliano. Il Coronavirus ha letteralmente falcidiato la famiglia: l'8 maggio scorso infatti era morta sempre a Ferrara anche la madre della 35enne e nonna del piccolo.

Il contagio non aveva risparmiato nessun membro del nucleo familiare: i due figli più grandi della coppia erano risultati positivi ma asintomatici, erano stati ricoverati perché nessuno poteva occuparsi di loro e per questo poi erano stati spostati in un Covid Hotel. Il padre, contagiato e ricoverato a sua volta, una volta dimesso era tornato a casa insieme ai figli, sperando di poter abbracciare anche il più piccolo. Non ce l'ha fatta.

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