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Gesù nato a Natale? "No, ecco la vera data: anche il Vaticano sa tutto". Un clamoroso errore, si riscrive la storia?

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Tutto quello che sappiamo sulla data di nascita e di morte di Gesù è frutto di un banale quanto enorme errore. Riccardo Galli su blitzquotidiano.it lo definisce il “classico segreto di Pulcinella”, visto che gli studiosi e anche il Vaticano sono perfettamente consapevoli che le nostre festività di Natale e Pasqua in realtà hanno poco o nulla a che vedere con la vita reale del presunto figlio di Dio. Ancora oggi si discute su quando collocare esattamente nel tempo la nascita e la morte del ‘Re dei Giudei’. 

 

 

Di certo c’è che non aveva 33 anni quando fu crocifisso e non nacque il 25 dicembre di 2021 anni fa. “Colpa di racconti tramandati, calcoli sbagliati e di una matematica ancora approssimativa”, scrive Riccardo Galli, secondo cui Gesù dovrebbe essere nato tra il 6 e il 7 avanti Cristo: questo perché fonti storiche certe dicono che Erode, re di Giudea - che avendo saputo della nascita di un bambino che si annunciava come ‘Re dei Giudei’ ordinò di uccidere tutti i bambini dai 2 anni in giù - morì nell’anno che secondo la datazione corrente corrisponde al 4 avanti Cristo. Quindi Gesù non può essere nato dopo quella data, ma per forza prima. 

 

 

Di conseguenza sulla morte c’è stato un altro errore: la data più probabile è fissata al 7 aprile dell’anno 30, con Gesù che quindi sarebbe stato 36 o 37enne e non 33enne. Tutto partirebbe da un banale errore di traduzione del greco antico da parte di Dionigi il Piccolo, che interpretò come “aveva trent’anni” una frase che in realtà si traduceva “aveva circa trent’anni”. 

 

 

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