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Genova, 18enne ricoverata per trombosi dopo il vaccino AstraZeneca: valanga di critiche contro Matteo Bassetti

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Si era vaccinata volontariamente con Astrazeneca la 18enne di Genova ad oggi ricoverata in gravi condizioni all’ospedale San Martino di Genova, con una diagnosi di trombosi del seno cavernoso. La giovane aveva ricevuto la dose contro il coronavirus il 25 maggio in occasione degli open day lanciati in Liguria per gli over 18. Ad annunciare le gravi condizioni Alisa e Regione Liguria, che aggiungono che la giovane è in attesa di valutazione per decidere se sottoporla ad intervento chirurgico. La ragazza aveva avvertito cefalea e fotofobia dopo la somministrazione di Astrazeneca, al punto da costringerla il 3 giugno a recarsi in pronto soccorso.

 

 

Qui successivamente è stata sottoposta ad esami: tac cerebrale ed esame neurologico entrambi negativi. Risultati per cui è stata dimessa con raccomandazione di ripetere gli esami ematici dopo 15 giorni. La ragazza è stata costretta però a tornare prima in pronto soccorso: il 5 giugno quando ha iniziato ad avvertire disturbi motori. Da qui la decisione di sottoporla a una tac cerebrale con esito emorragico.

 

 

Ancora da valutare un'eventuale correlazione con il vaccino. Eppure c'è subito chi sui social si è scagliato contro Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. La sua colpa? Aver incentivato i giovani a vaccinarsi. "Come per andare a prendersi il cellulare di ultima generazione o per andarsi a prendere il disco del grande cantante o l'abito alla moda - aveva detto vedendo la folla pronta a farsi vaccinare -. Quindi il vaccino è di moda, oggi, ed è bello. Il vaccino è figo, e meno male. I 60enni che si sentono Superman devono imparare dai più giovani". Parole dunque che non sono passate inosservate, tanto da essere usate per commentare un avvenimento spiacevole come quello della 18enne di Genova.

 

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