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Funivia Stresa Mottarone, la pm Bossi dura con il Tg3: "Erano immagini vietate", il sospetto sugli avvocati

 Olimpia Bossi

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La pm Olimpia Bossi ha rilasciato un duro comunicato sul servizio mandato in onda dal Tg3 della Rai in cui veniva mostrato il video dello schianto della cabina numero 3 della funivia del Mottarone. Quattordici persone hanno perso la vita in quel tragico indicente dello scorso 23 maggio: le immagini mostrate dal Tg3 sono state estrapolate dall’impianto di videosorveglianza e sono state riprese da quasi tutti le trasmissioni televisive e i quotidiani online.

 

 

“Preciso che tali immagini, contenute in un file video - si legge nella nota a forma della pm Olimpia Bossi - risultavano depositate, unitamente a tutti gli atti di indagine, all’atto della richiesta di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare, con diritto degli indagati e dei rispettivi difensori di prenderne visione ed estrarne copia, diritti ampiamente esercitati”. Quindi potrebbe essere stato uno degli avvocati a inviare il video al Tg3, o comunque qualcuno che aveva accesso agli atti. 

 

 

Si tratta tuttavia di immagini di cui è comunque vietata la pubblicazione - ha sottolineato la procura di Verbania - anche parziale, trattandosi di atti che, benché non più coperti dal segreto in quanto noti agli indagati, sono relativi a procedimento in fase di indagini preliminari. Ma ancor più del dato normativo, mi preme sottolineare la assoluta inopportunità della pubblicazione di tali riprese, che ritraggono gli ultimi drammatici istanti di vita dei passeggeri della funivia”. 

 

 

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