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Coronavirus, variante Delta sottostimata in Italia? Crescono i contagi, ecco le due regioni più colpite

Coronavirus, variante Delta

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La variante Delta, o indiana che dir si voglia, sta iniziando a diffondersi anche in Italia, dove probabilmente è sottostimata nei numeri. Alcune Regioni sembrano più a rischio di altre: il Lazio su tutte, dove è stata registrata una diffusione pari al 3,4 per cento. Poi ci sono la Sardegna (2,9) e la Lombardia (2,4). È quanto emerso dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe in relazione alla settimana 9-15 giugno. La variante Delta è più contagiosa di quella inglese di circa il 60 per cento, ma non è più grave e soprattutto non rende inefficace i vaccini. 

A preoccupare è però appunto la contagiosità: solo nell’ultima settimana la variante Delta è stata isolata in due focolai a Milano e Brindisi, segno che è più diffusa di quello che dicono i dati. Anche perché il tracciamento in Italia è quasi scomparso: “Da 13 settimane consecutive - fa notare Nino Cartabellotta - presidente della Fondazione Gimbe - si registra una discesa dei nuovi casi settimanali. La progressiva diminuzione dell’attività di testing sottostima il numero dei nuovi casi e documenta la mancata ripresa del tracciamento dei contatti, fondamentale in questa fase della pandemia”. 

Infatti nelle ultime 5 settimane il numero di persone testate si è ridotto del 31,5 per cento: tradotto, abbiamo un po’ mollato il colpo. Per fortuna i dati dei vaccini sono molto incoraggianti riguardo alla variante Delta: secondo i dati del Public Health England l’efficacia del ciclo completo nel prevenire le ospedalizzazioni è del 96 per cento con Pfizer e del 92 per cento con AstraZeneca. 

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