Cerca
Logo
Cerca
+

Covid, il drammatico appello della no-vax pentita: "Malattia terribile difficile da superare", com'è ridotta a 57 anni

  • a
  • a
  • a

Un appello dal più profondo del cuore. Maria Paola Grisafi, no-vax, se l'è vista davvero brutta per il coronavirus e ora chiede a tutti di correre ai ripari: "Andatevi subito a vaccinare", dice con un filo di voce e con il respiratore meccanico ancora attaccato alla bocca. La donna infatti è ancora ricoverata nel reparto Covid dell'ospedale "Fratelli Parlapiano" di Ribera, comune in provincia di Agrigento. Qui, con le lacrime agli occhi, la 57enne dice di essersi pentita di non aver voluto ricevere la dose contro il Covid: "Sono ricoverata e sono stata malissimo. Ora sto meglio grazie alle cure. Vi volevo dire di vaccinarvi, perché io il vaccino non l'ho fatto e ho sbagliato a non farlo. Ho rischiato la vita, andate subito a vaccinarvi. È stato bruttissimo. Siamo tutti senza vaccino quelli che sono ricoverati qui. Siamo profondamente pentiti. È una malattia terribile, difficile da superare quando si riesce".

 

 

Un vero e proprio esempio, quello della Grisafi, tanto che il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook dell’azienda sanitaria locale. A confermare le parole della donna ci aveva pensato nei giorni scorsi Matteo Bassetti. L'infettivologo del San Martino di Genova aveva ammesso che "in terapia intensiva sono tutti non vaccinati e la loro età media è inferiore di molto ai 50 anni. Questi sono i dati sia genovesi che italiani: se non ti vaccini, metti a rischio la tua salute e la tua vita e quella delle persone che hai intorno, qualunque età tu abbia".

 

 

E ancora: "La vaccinazione protegge dalla malattia grave. Inoltre, chi da vaccinato si dovesse contagiare non trasmette o trasmette molto meno l’infezione rispetto a un non vaccinato". Per l'esperto i dati sono ottimistici: "Grazie ai vaccini stiamo vivendo una quarta ondata di contagi e non di casi gravi. In Italia, a fronte di 35.000 contagi a settimana, abbiamo meno di 100 nuovi ingressi in terapia intensiva". 

 

 

Dai blog